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·29 de outubro de 2025
Juventus, un buco da 1 miliardo in 8 anni: così Exor ha tenuto a galla il club. Ma Elkann non molla e rilancia… L’analisi

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La crisi della Juventus non è solo tecnica. L’esonero di Igor Tudor, la striscia di otto partite senza vittorie e la corsa a Luciano Spalletti sono solo la punta di un iceberg che affonda le sue radici in una gestione finanziaria che, negli ultimi otto anni, è stata a dir poco problematica. Un’analisi de La Gazzetta dello Sport sui bilanci bianconeri fotografa un club tenuto in vita solo dalle continue e massicce iniezioni di capitale della sua proprietà, Exor, che ha dovuto letteralmente “bruciare” quasi un miliardo di euro per tappare le falle.
I numeri sono impietosi e raccontano una storia di perdite colossali. Come riporta il quotidiano, la Juventus ha accumulato 999 milioni di euro di perdite in otto anni. Un buco nero spaventoso, che ha segnato il passaggio da un’era di profitti (l’ultimo bilancio in utile risale al 2016-2017, con +43 milioni) a un crollo verticale e inarrestabile: -19 milioni, poi -40, -93, fino agli abissi del -227 e -239 milioni.
Nemmeno il drastico cambio di dirigenza, con il passaggio dalla presidenza di Andrea Agnelli a quella di Gianluca Ferrero (diretta di John Elkann), ha invertito subito la rotta, registrando -199 milioni e, nell’ultimo bilancio al 30 giugno 2025, un passivo ancora pesante di -58 milioni.
La causa di questo dissesto finanziario è strutturale. Come evidenziato dalla Gazzetta, a fronte di costi che negli anni sono evidentemente esplosi (basti pensare all’operazione Cristiano Ronaldo o ai mercati milionari), i ricavi, al netto del player trading, sono rimasti “sempre simili” nell’ultimo decennio. L’elenco (341 milioni, 412, 402, 464, 401, 438, 403, 438, 360, 420) mostra una stagnazione evidente. Il fatturato, pur restando su livelli alti, non è riuscito a tenere il passo di un monte ingaggi e di ammortamenti fuori controllo.
Come ha fatto la Juventus a sopravvivere a un buco da quasi 1 miliardo di euro? La risposta è una sola e ha un nome e cognome: Exor. La holding della famiglia Elkann-Agnelli è sempre intervenuta per “salvare” i bianconeri, immettendo liquidità fresca attraverso continue e poderose ricapitalizzazioni. Si è partiti dai 300 milioni di euro nel 2019, seguiti dai 400 milioni nel 2021 e da altri 200 milioni sempre nel 2021. A questi si aggiunge l’aumento di capitale già in programma per il 2026, per un massimo di 110 milioni.
L’impegno della proprietà è stato totale: Exor ha versato di tasca propria 191 milioni nel 2019, 255 milioni nel 2021, altri 127 milioni nello stesso anno, e ha già anticipato 30 milioni per l’operazione prevista per il prossimo anno.
Nonostante 999 milioni “bruciati”, la linea della proprietà non cambia. La Gazzetta dello Sport riporta il messaggio che filtra chiaro e forte dall’entourage di John Elkann: l’ipotesi di una cessione del club non è sul tavolo.









































