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Vincenzo Visco·29 de outubro de 2025
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Vincenzo Visco·29 de outubro de 2025
In attesa dell’arrivo e della firma di Luciano Spalletti, la Juventus ritrova finalmente vittoria e gol, superando l’Udinese e tornando a conquistare i tre punti dopo un lungo digiuno.
Era dal 13 settembre, sempre allo Stadium, che la Juventus non trovava la vittoria. Un digiuno spezzato dopo 399 minuti senza gol segnati da un giocatore bianconero, interrotto al 5’ da Vlahovic, tornato protagonista tra gli applausi dello Stadium.
L’attaccante si procura il rigore dopo un corpo a corpo con Goglichidze: per Di Bello non ci sono dubbi, è penalty. Qualche perplessità invece da parte di Marelli - voce tecnica arbitrale di DAZN - che parla di trattenuta reciproca.
La Juventus domina il possesso e costruisce tanto, ma si scontra più volte con un super Okoye. Il portiere dell’Udinese si esalta con otto interventi decisivi, neutralizzando Openda, Vlahovic, Kalulu e Yildiz. Tuttavia, sul colpo di testa vincente di Gatti non è impeccabile: la palla gli passa sul palo di competenza e finisce in rete.
Nel finale altro rigore per la Juventus: Yildiz cade dopo un contatto con Goglichidze, che provoca il secondo penalty della serata. Il numero 10 trasforma con freddezza e chiude sul 3-1 una gara dominata, segnata anche dalla mano di Brambilla, che ottiene subito il suo primo successo in carriera in A.
92' - Il numero dieci della Juve finisce a terra in seguito a un contatto con Goglichidze, che causa il secondo rigore della serata dopo quello su Vlahovic.

Serie di finte in area, poi contatto con il difensore: proteste bianconere e check al VAR. Dopo la revisione, Di Bello assegna il calcio di rigore alla Juventus per fallo sul turco, che va alla battuta e cala il tris definitivo.
RANDOM STATS: 11 - Kenan Yildiz ha eguagliato Paul Pogba come giocatore con più gol segnati con la Juventus prima di compiere 21 anni in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (11) [Opta]
89’ - Dusan Vlahovic lascia il campo tra gli applausi dello Stadium, sostituito da Koopmeiners. Una standing ovation calda e meritata per il serbo: dagli attriti dei mesi scorsi all'affetto di oggi, il calcio sa scrivere storie come queste.
67’ - Dopo un lungo assalto, la Juventus torna in vantaggio grazie a Gatti, con la decisiva complicità di Okoye.
Kalulu impegna Okoye, che devia in angolo con un gran riflesso. Sul corner successivo Cambiaso pennella sul secondo palo per Gatti: colpo di testa preciso, il portiere sul suo palo la tocca ma non basta, beffandosi quasi da solo.

Un errore che non cancella comunque la prestazione di Okoye, che sia nel primo che nel secondo compie una serie di parate decisive.
In particolare nella ripresa salve due volte su Openda: McKennie lo serve in profondità, il belga rinuncia al tiro per servire Vlahovic ma la difesa respinge. Sulla ribattuta ci riprova di sinistro, ma il portiere è reattivo ed evita la rete. Dopo il gol di Gatti, fa un'altra parata bellissima su tiro di Yildiz.
45+1' - La Juventus crea e si rende spesso pericolosa, ma alla prima chance l'Udinese trova il gol del pareggio grazie al suo numero 10, Zaniolo.

Errore in uscita di Locatelli, i friulani ripartono con Atta e Buksa, poi la palla arriva all'ex Roma che dal limite calcia di mancino e trova l’angolino: Di Gregorio viene battuto. Fischi dello Stadium per i giocatori della Juventus alla fine del primo tempo.
Zaniolo, al secondo gol stagionale con la maglia dell'Udinese, esce al 57'.
36' - Problemi fisici per Davis. L’attaccante dell’Udinese, dopo un allungo su Gatti, si ferma improvvisamente toccandosi la coscia destra: sospetto guaio muscolare per lui, che esce poco dopo per far posto a Buksa.

5' - Alla battuta del primo penalty stagionale bianconero va Vlahovic, che trasforma alla perfezione e porta i suoi avanti: per l'attaccante è l'ottavo rigore consecutivo segnato, con una percentuale di trasformazione personale che sale all'88% [29 segnati, 4 sbagliati].
Poco dopo Dusan trova la doppietta, ma la rete viene annullata per offside di McKennie, che aveva servito l'assist.
4' - Inizio incoraggiante dei bianconeri, che si guadagnano un penalty grazie a Dusan Vlahovic.

Openda imbuca per Vlahovic, che viene steso in area da Goglichidze: Di Bello non ha dubbi e indica subito il dischetto, col difensore dell'Udinese che viene ammonito.
Luca Marelli, voce tecnica arbitrale di DAZN, solleva qualche dubbio: "Dalla prospettiva di Di Bello è rigore perché vede solo la maglia tirata di Goglichidze, però anche Vlahovic tira la maglia all'avversario. In questi casi di solito si lascia correre, il VAR però non interviene perché resta la valutazione di campo sull'entità del contatto".
Ai microfoni di DAZN parla Giorgio Chiellini, Director of Football Strategy: "Esonero Tudor? Penso che Igor vada ringraziato per il lavoro importante soprattutto dello scorso anno, portandoci in Champions League. La decisione è stata necessaria e condivisa per ripartire perché crediamo che questa squadra possa fare meglio e abbia bisogno di qualcosa di diverso. Considero questo un anno di transizione, che servirà alla Juve per ritornare a primeggiare e vincere.
Spalletti? È un grande allenatore dal gioco moderno, non c'è nulla da dire ma permettetemi di aspettare perché non c'è nulla di firmato. Parliamo di oggi, ringraziamo Brambilla ma c'è tempo per parlarne. Nelle prossime settimane ci sarà anche l'annuncio del Direttore Sportivo".
Le scelte di Massimo Brambilla per la gara di oggi stupiscono (qui l'identikit del tecnico).
Ritorna Di Gregorio tra i pali, mentre viene confermata la difesa a tre con gli stessi interpreti visti a Roma contro la Lazio. Assente Thuram per un fastidio al polpaccio, Brambilla cambia invece volto all’attacco: spazio a Yildiz e Openda accanto a Vlahovic per una Juventus a trazione anteriore, con Kostic pronto a spingere sulla corsia sinistra.
In mezzo al campo spazio alla coppia Locatelli-McKennie, con Koopmeiners inizialmente fuori dai titolari. La formazione di oggi lascia intravedere vari cambi: nei prossimi giorni capiremo come Spalletti modellerà la Juventus secondo le sue idee e il suo stile di gioco (qui l’analisi su come potrebbe giocare).
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Kostic; Yildiz; Openda, Vlahovic.
UDINESE (3-5-2): Okoye; Goglichidze, Kabasele, Solet; Ehizibue, Piotrowski, Karlstrom, Atta, Kamara; Zaniolo, Davis.
Giorni frenetici per l'ambiente bianconero: la società ha deciso di sollevare Igor Tudor dall’incarico dopo il KO di domenica sera contro la Lazio, il terzo consecutivo e l’ennesimo di una striscia negativa che durava ormai da otto partite.
Dopo l’annuncio ufficiale di lunedì, il club si è subito attivato per individuare il nuovo allenatore, affidando temporaneamente la panchina a Massimo Brambilla, tecnico della Juve Next Gen, che guiderà oggi la squadra. Tra i vari candidati, tra cui figuravano Roberto Mancini e Raffaele Palladino, alla fine l'ha spuntata Luciano Spalletti
Secondo Sky Sport e Fabrizio Romano, l'ex CT della Nazionale e la dirigenza della Juventus hanno trovato l’accordo sulla base di un contratto fino a giugno del 2026 con opzione di rinnovo in caso di qualificazione alla prossima Champions League.
L'annuncio, secondo Sky Sport, arriverà dopo Juve-Udinese o nella giornata di domani. Spalletti arriverà a Torino nel tardo pomeriggio, pronto a inaugurare la sua nona avventura su una panchina di Serie A. Per lui sarà la Juve sarà l'ottavo club diverso allenato e questa la sua quinta esperienza da subentrante a stagione in corso (qui come sono andate le quattro precedenti).
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