Calcionews24
·21 de junho de 2025
La trequarti dell’Atalanta sotto la guida di Juric: quantità, qualità e anche la possibilità di sfruttare tutta la rosa

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·21 de junho de 2025
Per l’Atalanta gli attaccanti sono come le “Tuberine” del film d’animazione DreamWorks “”La gang del bosco“: abbastanza non è mai abbastanza. L’obiettivo è quello di dare continuità al progetto, e se è vero che il reparto offensivo sia una miniera d’oro, c’è da fare qualche valutazione intorno alla base dell’attacco: ovvero i trequartisti/seconde punte.
Tralasciando il cosiddetto “effetto domino” sul mercato, ci si trova di fronte a un quesito più che legittimo: come verranno utilizzati i trequartisti e le seconde punte con Ivan Juric in panchina?
Analizzando le sue esperienze passate, Juric ha spesso optato per due trequartisti larghi che, partendo da posizioni più arretrate, sanno andare a prendersi il pallone anche nella propria metà campo per poi dare delle garanzie offensive. A Verona il duo Zaccagni-Pessina fu il primo successo di Juric tra quantità e qualità.
Nella sua esperienza al Torino, la trequarti è stata tanto competitiva quanto dinamica. Nei primi due anni Juric non si è mai discostato dal suo classico schema “2-1”, che ha visto alternarsi coppie come Praet-Brekalo e poi l’apice con il duo Vlasic-Miranchuk (rilanciato proprio grazie a Juric). Nella stagione 2023-24 però ha deciso di consolidare la figura del trequartista dietro le due punte, spostando lo stesso Vlasic in una posizione più centrale: da mezzala/seconda punta a trequartista puro dietro Zapata e Sanabria.
Tornando al presente, l’Atalanta offre a Juric un parco attaccanti molto interessante, che gli permette di spaziare tra varie soluzioni. Nel 3-4-2-1 De Ketelaere e Lookman rappresenterebbero il fulcro offensivo con Maldini e, ipoteticamente, Sulemana a spaccare le partite nel secondo tempo.
Nel mezzo una grande opportunità per Samardzic di interpretare il ruolo di “Vlasic nerazzurro”: impiegarlo come mezzala o trequartista, ma con maggiore libertà in mezzo al campo permettendogli di esprimersi al meglio. Abbastanza non sarà mai abbastanza, ma una cosa è certa: l’Atalanta non sarà esente dalla qualità.
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