🎙️ Lautaro: “Finale? Sono emozioni che ti restano per tutta la vita. La Champions sarebbe la ciliegina sulla torta” | OneFootball

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·21 de maio de 2025

🎙️ Lautaro: “Finale? Sono emozioni che ti restano per tutta la vita. La Champions sarebbe la ciliegina sulla torta”

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Lautaro Martinez ha parlato così ai microfoni dei canali UEFA in vista della finale del 31 maggio tra Inter e PSG, come riporta TMW:

“Sarà un’emozione incredibile perché ho già vissuto la finale di Istanbul e quella del Mondiale in Qatar. Sono emozioni che ti restano per tutta la vita, penso che vivere un’altra finale di questo livello in una competizione del genere sarà qualcosa di incredibile”.


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Che cos’è per voi il match che si giocherà a Monaco di Baviera? “Un sogno a un passo da noi. Non voglio nemmeno pensare se vinceremo oppure no, voglio raggiungere quest’obiettivo che tutti vogliamo e che all’Inter manca da tantissimi anni. Voglio godermi il momento, questa finale, questa partita. Poi ovviamente se riuscissimo a vincerla sarebbe un sogno che si realizzerebbe”.

Qual è la parola d’ordine? “Sacrificio. Per me vuol dire non mollare mai, esserci sempre, in ogni momento, essere concentrati sull’obiettivo individuale e di squadra, dare il 100% per i compagni. Credo sia un tratto innato quello di non mollare nei momenti di sacrificio, fa parte di me. Mi assumo le responsabilità e me la godo. Ci nasci così, è una cosa che viene dalla famiglia, dalle esperienze dell’infanzia, e ti porta ad essere così”.

Ha rischiato di saltare la semifinale di ritorno. “Ho passato due giorni a piangere a casa. Sono stati giorni difficili, il dolore era fortissimo, non riuscivo nemmeno a sollevare la gamba. Indipendentemente dalle condizioni, però, il ritorno non potevo saltarlo, dovevo essere in campo per i miei compagni e ho recuperato il più in fretta possibile. Dal momento in cui sono stato scelto come capitano ho cercato di guidare la squadra dando l’esempio in tutti i modi possibili. Quest’anno è stata un’ottima dimostrazione di quello che per me è l’Inter, la mentalità con la quale affronto queste partite mi definisce come persona. Non ero al 100%, ma ho affrontato la situazione per essere in campo a dare una mano ai compagni. Sentivo che era quello di cui aveva bisogno l’Inter”.

Può eguagliare Zanetti e vincere anche lei la Champions da capitano. “Non me l’aspettavo, quando sono arrivato qui non immaginavo che un giorno avrei vissuto questi momenti da capitano in un palcoscenico mondiale. Essere il miglior marcatore dell’Inter in Champions è un motivo di grande orgoglio, è incredibile essere al quinto posto della graduatoria assoluta. Come dico sempre, è tutto un lavoro di squadra: se il gruppo funziona bene, anche il singolo vola alto. Meritavamo la finale per il sacrificio fatto dalla squadra, abbiamo lavorato sodo per fare questa ottima stagione e sono molto orgoglioso di questo club. Spero che l’Inter riesca a mettere la ciliegina sulla torta”.

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