Lazionews24
·06 de outubro de 2025
Lazio, arriva l’avvertimento: a gennaio occorrerà un grande intervento! Il punto

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Il pareggio per 3-3 contro il Torino ha riacceso i dubbi e le perplessità sull’inizio di stagione della Lazio. Un avvio altalenante, fatto di prestazioni poco convincenti, cali di concentrazione e soprattutto un clima che, secondo alcuni osservatori, rischia di trascinare la squadra verso una pericolosa mediocrità. A parlarne ai microfoni di Radiosei è stato il giornalista Mauro Mazza, da sempre attento alle vicende biancocelesti.
«Il clima attorno alla Lazio non è buono», ha dichiarato Mazza. «Il rischio è quello di abituarsi all’anonimato, di considerare la mediocrità come una condizione normale. Guardando l’undici titolare, mi sono chiesto: chi è oggi il vero leader di questa squadra? Pedro, che ha quasi 38 anni? C’è un’evidente mancanza di fame, e perfino Sarri mi sembra più spento rispetto al passato, sebbene ci metta tutto sé stesso».
Secondo il giornalista, la squadra avrebbe bisogno di un intervento deciso nel calciomercato di gennaio. Un rafforzamento serio, non di facciata, per rilanciare una stagione che rischia di scivolare nel grigiore. «La Lazio deve combattere la rassegnazione, perché non è ciò che meritano i suoi tifosi», ha ribadito Mazza.
Non mancano però i riferimenti positivi. Tra questi, Zaccagni, uno dei pochi da cui ripartire. «Anche Isaksen, seppur ancora distante dalla forma dello scorso anno, può crescere», ha aggiunto. «Romagnoli rimane un punto di riferimento, mentre Guendouzi ci mette anima e intensità. Tuttavia, ho l’impressione che in molti non gli riconoscano ancora un ruolo centrale nello spogliatoio».
Critiche più severe invece per Taty Castellanos, definito “lezioso”, e in generale per la mancanza di volti forti in cui anche un bambino possa identificarsi. «Questo è l’anonimato più grave: non avere in campo giocatori capaci di accendere la fantasia, di ispirare il tifo».
Infine, Mazza ha sottolineato come anche i giocatori avvertano il malcontento dell’ambiente e la delusione di Sarri per un mercato giudicato insufficiente. «Quel malumore è diventato anche il loro. E lo si vede in campo».
Il messaggio è chiaro: la Lazio ha bisogno di ritrovarsi, sul piano tecnico ma anche emotivo. E gennaio potrebbe essere l’ultima occasione per invertire una rotta che oggi preoccupa, e non poco, i tifosi.