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·17 de novembro de 2025
Lazio, Lotito accelera sulla norma anti-fondi: depositato un emendamento alla manovra per trasparenza e controllo nelle società calcistiche

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·17 de novembro de 2025

Il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia Claudio Lotito prosegue la sua battaglia politica per una regolamentazione più rigida e trasparente della presenza dei fondi di investimento nel calcio italiano.
Dopo aver presentato, lo scorso 5 agosto, un disegno di legge dedicato alla governance dei club professionistici, Lotito ha depositato un emendamento alla legge di bilancio che riprende integralmente i contenuti della proposta normativa.
L’obiettivo dichiarato è chiaro: aumentare la trasparenza nella proprietà e nella gestione delle società calcistiche, prevenire strutture opache e arginare eventuali conflitti di interesse. Una misura che, se approvata, cambierebbe in modo significativo l’assetto proprietario di molti club italiani.
Cosa prevede la norma: obblighi per i fondi stranieri e piena tracciabilità
Il testo introduce una serie di obblighi stringenti rivolti a soggetti esteri e veicoli societari che intendono investire nel calcio italiano.
1. Costituzione di una società di diritto italiano
Chiunque, tra soggetti o veicoli esteri, acquisisca almeno il 5% di una squadra di calcio dovrà:
costituire entro 90 giorni una società di diritto italiano con sede legale nel Paese;
nominare un legale rappresentante residente in Italia.
La norma riguarda specificamente fondi di investimento, fiduciarie e società registrate all’estero che detengono, direttamente o indirettamente, quote di club italiani.
Trasparenza totale dei proprietari: cosa cambia per i club
I club professionistici avranno nuovi obblighi di tracciabilità e comunicazione.
Comunicazioni obbligatorie annuali
Ogni società dovrà inviare a:
FIGC
Lega di appartenenza
ANAC
l’elenco completo di persone fisiche o giuridiche che possiedono almeno il 5% del capitale sociale o dei diritti di voto, anche indiretti.
I club dovranno inoltre comunicare la provenienza dei fondi utilizzati per l’acquisizione delle quote.
Pubblicazione online
Le informazioni saranno pubblicate sui siti ufficiali:
FIGC
Leghe professionistiche
per garantire massima trasparenza ai tifosi, agli investitori e agli enti regolatori.
Sanzioni severe in caso di inadempienza
Il dispositivo legislativo prevede un sistema di sanzioni particolarmente rigido.
Mancata comunicazione o ritardi
Sanzioni amministrative da 1 a 5 milioni di euro, irrogate dalla FIGC con parere vincolante ANAC.
Per chi vende le quote, obbligo di comunicare alla federazione la reale identità dell’acquirente.
Per i club, obbligo di comunicazione entro sette giorni dalla cessione o dall’entrata in vigore della norma.
Inadempienza reiterata
Se la società non adempie nei termini:
multa di 1 milione di euro per ogni settimana di ritardo;
possibile sospensione del diritto di voto per il fondo estero;
responsabilità penale del legale rappresentante del club in caso di omissione consapevole, con rischio di reclusione fino a un anno.
Il ruolo dell’ANAC
La proposta attribuisce all’Autorità Nazionale Anticorruzione un ruolo centrale:
vigilanza sull’adempimento degli obblighi;
invio di segnalazioni a FIGC e autorità giudiziaria;
collaborazione con la Federcalcio per eventuali provvedimenti disciplinari e amministrativi.
Una scelta che punta a introdurre nel mondo del calcio strumenti di controllo tipicamente utilizzati per la prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni.
Il significato politico dell’emendamento Lotito
L’inserimento della norma nella manovra economica rappresenta un’accelerazione evidente. L’obiettivo, per Lotito, è superare le lungaggini dell’iter parlamentare ordinario e portare rapidamente il tema al centro del dibattito politico sul futuro del calcio italiano.
Il cuore del progetto è chiaro: rendere più trasparente e verificabile la presenza dei capitali esteri, ridurre i rischi di scatole cinesi societarie e garantire responsabilità diretta nei passaggi proprietari.
Una proposta destinata a far discutere, soprattutto in un momento storico in cui diversi club italiani hanno proprietari o soci di rilievo con sede all’estero.









































