Juventusnews24
·16 de novembro de 2025
Locatelli critico: «Qualificazione compromessa a Oslo ma c’erano i presupposti per fare meglio. Sui playoff dico questo»

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·16 de novembro de 2025

Il disastro di San Siro ha un sapore amaro. L’Italia di Gennaro Gattuso è crollata sotto i colpi della Norvegia, subendo un 1-4 umiliante che chiude nel peggiore dei modi il girone di qualificazione ai Mondiali 2026. Tra i protagonisti in campo c’era il centrocampista della Juventus, Manuel Locatelli, schierato titolare dal CT nel ruolo di regista, affiancato dagli interisti Barella e Frattesi. Una serata da incubo, al termine della quale il giocatore della Vecchia Signora (per lui un 5.5 in pagella) si è presentato ai microfoni di Sky Sport per analizzare a caldo la sconfitta.
Locatelli non ha cercato alibi, ha ammesso la fragilità della squadra nei momenti chiave e ha sottolineato come la qualificazione (ormai da conquistare tramite i playoff di marzo) fosse già stata compromessa in precedenza.
ANALISI DELLA SCONFITTA – «La qualificazione è stata compromessa tanto a Oslo, ma oggi c’erano i presupposti per fare meglio. Abbiamo cercato di fare il secondo gol, ma poi siamo stati fragili e questo non deve più succedere. Dobbiamo vedere dove abbiamo sbagliato, secondo me nei momenti in cui bisogna stare più uniti. Ora aspettiamo il sorteggio e arriviamo a marzo con un’altra carica»
Il centrocampista della Juventus non si è nascosto di fronte alle domande sulle certezze del gruppo, che sembrano crollate di fronte alla forza della Norvegia (guidata da Haaland).
PRESA DI RESPONSABILITÀ – «Il livello dell’avversario era più alto, ma bisognava fare sicuramente meglio. Sappiamo prenderci le responsabilità, a marzo bisognerà fare meglio.»
Infine, Locatelli ha respinto l’idea che il valore dell’Italia sia quello visto a San Siro. Per il regista bianconero, la squadra ha il dovere di reagire e dimostrare di più, a partire dai prossimi, decisivi, spareggi.
DOBBIAMO FARE DI PIÙ – «Non deve essere questo il nostro livello, possiamo e dobbiamo fare di più.»









































