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·01 de julho de 2025
Longari sull’Inter: «Attacco di Lautaro Martinez serva alla rivoluzione!»

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·01 de julho de 2025
Gianluigi Longari ha sottolineato quanto l’uscita dell’Inter agli ottavi di finale del Mondiale per Club debba valere come base per ricostruire dalle fondamenta.
RIVOLUZIONE – Gianluigi Longari ha espresso, dalle colonne di Sportitalia.it, un’opinione molto chiara in merito ai presupposti della nuova ricostruzione dell’Inter. Il giornalista si è infatti pronunciato in questi termini a proposito della rivoluzione da adottare sul mercato: «I retaggi dell’eliminazione contro il Fluminense hanno riecheggiato nel post partita attraverso la sfuriata di Lautaro Martinez, uno dei pochi a salvarsi, come di consueto, ed offrono al management interista un’opportunità che con un cammino illusorio negli USA si avrebbe avuto qualche remora in più a percorrere: la strada della rivoluzione».
CAMBIAMENTO – Longari ha poi proseguito: «L’attacco dell’argentino nei confronti di Calhanoglu (promesso sposo del Galatasaray, ma senza che i turchi abbiano mai fatto un’offerta) deve fungere da ispirazione ed occasione, per capitalizzare al massimo nell’estate di mercato il valore e la vetrina del percorso orchestrato da Simone Inzaghi nella stagione 24-25, attraverso ciò che ha sempre contraddistinto il valore aggiunto interista negli anni delle vacche magre (finanziariamente parlando) della proprietà precedente: il player trading».
CORAGGIO – Longari ha infine concluso insistendo sull’esigenza di superare delle barriere che, seppur elevate, non devono frenare la necessaria rivoluzione in casa nerazzurra. Di seguito il suo ragionamento: «Non sarà semplice, evidentemente, ma il messaggio è stato troppo chiaro per poter essere ignorato. Soprattutto, una scelta di assoluta discontinuità rispetto al passato potrebbe usufruire dell’appoggio di un ambiente pienamente conscio del fatto che insistere a perdifiato su un cammino, costruito da un ecosistema che per forza di cose non esiste più, avrebbe come unico epilogo possibile il rischio di una stagione in sordina che l’Inter non può permettersi sotto ogni punto di vista».