Luca Marelli: "Taylor non sbagliò in Siviglia-Roma" | OneFootball

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·14 de novembro de 2025

Luca Marelli: "Taylor non sbagliò in Siviglia-Roma"

Imagem do artigo:Luca Marelli: "Taylor non sbagliò in Siviglia-Roma"

Era il 31 maggio del 2023 quando si disputò la finale Siviglia-Roma nella cornice della Puskas Arena di Budapest. Una partite che decretava la vittoria dell'Europa League, successo che i giallorossi hanno assaporato fino a quando le decisioni arbitrali di Anthony Taylor hanno bruscamente interrotto questo sogno. Questa almeno è la versione nella testa della maggior parte dei tifosi romanisti, stando però oggettivamente a quanto accaduto sul campo e sopratutto regolamento arbitrale alla mano, le cose sono andate ben diversamente. Nessun furto quindi, nessun errore grossolano, nessuna coppa scippata a causa delle scelti arbitrali di un folle arbitro inglese intento a derubare l'As Roma dal primo trofeo europeo degno di rilievo. A confermare tutto ciò è anche l'esperto arbitrale Luca Marelli, che ha ripercorso quella serata e quelle che sono state le scelte del direttore arbitrale.

L'analisi di Luca Marelli su Siviglia-Roma


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L'andamento della finale di Europa League

Una partita equilibrata nei primi 45 minuti tra la squadra giallorossa e il Siviglia. Occasioni da una parte e dall'altra ma la rete non si muove mai per decretare un cambio di risultato. Tutto ciò fino al minuto 36 quando Paulo Dybala illude la sua squadra con la rete dell'1-0, esplode il popolo giallorosso e il primo tempo si chiude 1-0. Nella ripresa la musica cambia, la partita passa da equilibrata a dominio spagnolo. Diverse le occasioni create dai biancorossi senza però mai pareggiare. A portare il risultato sull'1-1 ci pensa uno degli idoli, se non l'idolo primario, del tifo romanista, ovvero Gianluca Mancini che si fionda su una palla in area, in modo goffo causando un autogol acrobatico, è 1-1. La partita scorre e il punteggio non cambia. Necessari i tempi supplementari. Qualche attacco ambo le parti e il famoso fallo di mani di Fernando che solo dalle parti giallorosse corrisponde ad uno scandalo o ad uno scippo della coppa da portare al circo massimo il giorno successivo. Il resto è storia: calci di rigore. Spagnoli impeccabili dagli undici metri e Gianluca Mancini a prendersi ancora la scena candidandosi indiscusso uomo match ( nel bene o nel male, dipende dai punti di vista ), rigore imbarazzante degno di un difensore con i piedi da fabbro degli anni 60. A mettere benzina sul fuoco in casa As Roma è Ibanez che calcia meglio rispetto al collega di difesa ma colpisce il palo. Un'altra coppa pesante da vedersi alzare in faccia e i titoli di cosa fatti dalle lacrime di Dybala, dallo show di un Mourinho che si sente derubato e da un popolo romanista incredulo che già sentiva di aver vinto una coppa europea degna di nota dopo la fantomina della Coppa delle Fiere e della folkloristica Conference League ( prossima all'abolizione ) festeggiata al Circo Massimo in stile Mondiale di calcio.

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