Lukaku-Napoli, rinascita o oblio? | OneFootball

Lukaku-Napoli, rinascita o oblio? | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: DirettaCalcioMercato

DirettaCalcioMercato

·24 de agosto de 2024

Lukaku-Napoli, rinascita o oblio?

Imagem do artigo:Lukaku-Napoli, rinascita o oblio?

Romelu Lukaku sarà un nuovo giocatore del Napoli. Obiettivo: riscoprirsi grandi insieme. Con la consapevolezza che non sarà affatto semplice.

Giorni di trattative, attese estenuanti, blitz e telefoni bollenti a riscaldare l’asse Londra-Castel Volturno. Ma la voglia di cominciare insieme una nuova storia era davvero troppo forte. Il desiderio di unirsi, alla fine, ha prevalso sul resto: Romelu Lukaku sarà il nuovo “9” del Napoli. La sfida che, sotto sotto, cercavano entrambi. Il belga vuole ritrovare la forma degli anni d’oro, gli azzurri vogliono dare una forma più definita alle proprie ambizioni. Due obiettivi, un comune denominatore: provare a riscoprirsi grandi, con la consapevolezza che non sarà semplice.


Vídeos OneFootball


Napoli, Lukaku non offre certezze: è davvero l’uomo giusto?

Promotore dell’affare, ovviamente, Antonio Conte. Che, con Big Rom, ha già condiviso una gioia scudetto in maglia Inter. Era un’altra Seria A, era un altro Lukaku: veloce, potente, a tratti incontenibile. La miglior versione di un giocatore che, con il tempo, ha progressivamente perso energie e credibilità. Le ultime stagioni del belga sono state pesantemente contrassegnate da continui ribaltoni e traslochi, da lui stesso architettati o comunque forzati: un costoso e deludente trasferimento al Chelsea, un secondo tentativo in nerazzurro, un anno di passaggio alla Roma. Esperienze da crisi isterica, accomunate da un profondo sentimento di inconsistenza: Lukaku non ha lasciato il segno, se non in minima parte, e non ha garantito certezze, tra prestazioni opache, gol in costante ribasso e una serie di fastidi fisici che ne hanno ridimensionato la reputazione sul campo.

È proprio la tenuta fisica del belga a smuovere i dubbi più insistenti: negli ultimi due anni ha saltato ben 27 partite, tante. È l’altro lato della medaglia: da una una parte, infatti, resiste ancora la speranza di rivedere un Big Rom totale, centrale, riferimento a suon di strappi e sportellate dell’intero impianto di gioco studiato da Conte. È più un azzardo, a dire il vero, che una speranza: parliamo di un giocatore arrugginito, che va tirato completamente a lucido nella condizione e, soprattutto, negli stimoli. Non è più il Lukaku di tre anni fa, non è matematico che il tecnico leccese riesca a regalargli una seconda giovinezza nel calcio che conta. Big Rom si ritrova dunque davanti ad un bivio: rinascita o oblio. Un po’ come il Napoli, del resto. Non c’era di meglio?

Saiba mais sobre o veículo