PianetaChampions
·27 de novembro de 2024
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Roberto Mancini torna a parlare e lo fa a Il Giorno. Per l’ex CT passaggio sul suo addio alla Nazionale: di seguito l’estratto riportato da TMW.
“Lasciare la Nazionale italiana è stata una scelta sbagliata, che non rifarei. Quello che mi brucia di più – dice – è stata l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale”. E l’errore più grande? Oggi lo ammette: “Sono state le dimissioni da Ct, uno sbaglio che non rifarei”. Dal momento che è la sua festa gli chiediamo qual è il regalo che si farebbe. Lui sorride: “Alzare la coppa del mondo. Ho un conto in sospeso: sogno di tornare per vincere i Mondiali”.
“Quel saldo rapporto di fiducia che avevo con la Federazione si era reciprocamente incrinato. Se potessi tornare indietro affronterei tutto in modo diverso. Se io e Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così”.
Il problema dunque è stato solo il mancato dialogo. “Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con più chiarezza. Tra me e Gravina c’è sempre stato un rapporto basato su una grande stima e dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza, non è stato fatto”.
La proposta economica dell’Arabia Saudita non c’entra? “Non nego che, per un allenatore, la proposta di una cifra così alta – anche se inferiore a quella raccontata dai giornali, eh -, ti metta in crisi. Però non è stata determinante. Ha inciso, ma non è stato solo per quello che ho lasciato la panchina della Nazionale”.
Ha detto che non rifarebbe quella scelta, perché? “Le capita mai di pentirsi di una scelta sbagliata? Ecco, lasciare la Nazionale è stata una scelta sbagliata che non rifarei”.
“Roma? Non sono mai stato contattato per la panchina dei giallorossi. Nessuna chiamata dalla dirigenza. Mi ha fatto piacere leggere molti tifosi romanisti che ne sarebbero stati felici e molti laziali incazzati. Se ci fossero state le condizioni di un bel progetto da portare avanti insieme, avrei risposto di sì”.
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