Calcionews24
·01 de agosto de 2025
Maripan: «Ecco il nuovo Toro di Baroni, gli obiettivi del club e la nuova identità della squadra. Ai giovani che abbiamo dico questo…»

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·01 de agosto de 2025
È il perno della difesa, il leader silenzioso su cui Marco Baroni vuole costruire il suo nuovo Torino. A 31 anni, Guillermo Maripán è la certezza da cui ripartire per una stagione ambiziosa. Con la sua esperienza internazionale e il suo carisma, rappresenta un punto di riferimento per l’intero spogliatoio. Al Corriere della Sera, il difensore cileno ha tracciato la rotta, parlando degli obiettivi e della nuova identità granata.
LA GARA COL MONACO – «Io ho giocato cinque anni a Montecarlo e sono stato molto felice di essere venuto qui. In questa squadra sono cresciuto tanto, come calciatore e anche come uomo. E ho ancora tanti amici».
BILANCIO DEL PRECAMPIONATO – «Finora abbiamo fatto un lavoro molto fisico e con le amichevoli, stiamo prendendo il ritmo partita. Siamo all’inizio, dobbiamo capire bene le idee del mister e imparare a conoscere i nuovi arrivati. Ma le sensazioni sono positive, perché vedo che la squadra sta bene. Anche con il nuovo allenatore c’è un ottimo rapporto e ha un’idea di gioco chiara, che dobbiamo assimilare. Stiamo facendo queste amichevoli senza Zapata, senza Ngonge, con il “Cobra” che ci ha raggiunto adesso, Vlasic e Adams che devono salire di condizione. Diciamo che al momento giochiamo con un potenziale offensivo ridotto».
LE RICHESTE DI BARONI – «Il mister mi chiede di fare il difensore, il leader e comandare la squadra. Ha concetti molto chiari e facili da comprendere. Un calciatore deve adattarsi all’idea dell’allenatore, per me è indifferente giocare a 3 o a 4».
COME É CAMBIATO DOPO IL ROSSO DI SAN SIRO – «Arrivavo da un’altra lega, quella francese e non avevo ancora compreso i meccanismi della Serie A. Dopo quella partita ho capito molte cose, è stata una svolta. Penso che ci sia un Maripamn prima di San Siro e un altro dopo San Siro. Mi sono adattato e ho conquistato un posto in squadra. Vado sempre al combattimento, come prima, ma con la testa più “fredda”. E i cartellini infatti sono diminuiti».
COSA HA DETTO AI GIOVANI – «Loro sanno di avere un’opportunità e la devono sfruttare al massimo delle loro possibilità. Il calcio è così, devi dimostrare quello che vali e per farlo devi restare calmo, studiare i movimenti dei compagni e quando entri essere aggressivo e deciso».