Inter-News.it
·04 de dezembro de 2024
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Nello scambio a distanza tra Giuseppe Marotta e Antonio Conte è difficile prendere posizione, eppure a sbagliare probabilmente è stato il presidente dell’Inter. Le sue parole sono di chi mette le mani avanti, la spiegazione.
INTERVENTO – Giuseppe Marotta ha forse esagerato stavolta. La sua narrazione nel giro di un anno è completamente cambiata e questo può diventare un campanello d’allarme per i tifosi. Al Gran Galà il presidente nerazzurro ha detto: «Il Napoli è la squadra favorita, ha un allenatore vincente e sta facendo bene». Ricordate le parole di Marotta all’inizio dell’anno del ventesimo Scudetto dell’Inter? Non veniva accettato risultato al di fuori della vittoria del campionato. Simone Inzaghi è stato messo all’angolo e ha dovuto porre come unico obiettivo lo Scudetto. Quest’anno la situazione è totalmente differente e lo fa capire Marotta.
CAMBIAMENTI – Più volte i giocatori dell’Inter hanno lasciato presagire la loro preferenza per la Champions League. Quella finale ad Istanbul è rimasta indigesta, ma soprattutto ha creato consapevolezza. I nerazzurri sono consapevoli di poter replicare la finale e giocarsi il tutto per tutto nella partita secca. Per questo se si parla della competizione europea Marotta, così come Inzaghi, non hanno paura a citare la finale. Mentre se si tratta l’argomento Scudetto “Il Napoli è la squadra favorita”.
FAVORITI – La realtà non è sicuramente questa, perché una squadra campione in carica deve assumersi le sue responsabilità e difendere il titolo fino all’ultima giornata. Una squadra campione è ovviamente la favorita nell’anno successivo, a maggior ragione se non ha venduto nessuno aggiungendo altri tasselli alla rosa. Antonio Conte ha ingigantito il suo discorso, l’Inter non ha due o tre rose. Il club meneghino ha però il compito di ritenersi favorita e assolutamente superiore alle avversarie come Napoli o Atalanta. Non ha l’obbligo di vincere lo Scudetto, nessuno lo ha, ma ha l’obbligo di comportarsi da squadra che ha maggiori possibilità di alzare il ventunesimo.