Juventusnews24
·13 de agosto de 2025
Mbangula svela: «Sarei rimasto, la Juve mi ha venduto per fare cassa. Thiago Motta mi ha cambiato vita e carriera, Tudor invece mi disse che…»

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·13 de agosto de 2025
Samuel Mbangula, che ha recentemente lasciato la Juventus per accasarsi al Werder Brema, è intervenuto a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le parole del belga.
CONSIGLI YILDIZ – «Non mi ha dato consigli ma siamo molto amici. L’Yildiz calciatore lo conoscete tutti e sarà l’uomo in più della Juventus, è fortissimo. Kenan però è un top anche fuori dal campo: dispensa sempre consigli e trasmette buon umore. Lui e Rouhi mi hanno fatto un regalo speciale al compleanno, una cosa tra noi. Kenan è fortissimo, gli auguro di restare alla Juve per molto. Nel dribbling e nel tiro è fantastico, diventerà un trascinatore»
JUVE – «Certo, mi manca sia la Juventus che Torino ma ora ho voltato pagina. Sarei rimasto ma il calcio è questo, la società mi ha fatto un discorso chiaro dicendomi che serviva vendermi per fare cassa»
NOTTINGHAM – «Il Nottingham aveva l’accordo con la Juve ma non con me durante il Mondiale per Club. Alla fine sono contento di essere in Germania perchè è un campionato che lancia molti giovani. Se tornerei alla Juventus un giorno? Perché no»
THIAGO MOTTA – «Lo porterò sempre nel cuore. Mi ha cambiato vita e carriera. Non ho il suo numero quindi non lo sento da mesi ma diventerà un grandissimo allenatore. Alla Juventus non gli hanno dato tempo e gli infortuni hanno pesato»
TUDOR – «Durante il Mondiale ho parlato a Tudor e gli ho detto che pur di giocare avrei fatto anche il trequartista, il laterale o anche il mediano nel suo 3-4-2-1. Lui è stato molto schietto e mi ha detto che non mi vedeva proprio. Non rientravo nei piani»
HUIJSEN – «Stupito da Huijsen? Per niente. Ho giocato con lui, sapevamo che era fortissimo ma era davvero legato alla Juve»
JUVE DA SCUDETTO – «Sì. Sono ottimista. L’anno scorso gli infortuni hanno inciso tanto, soprattutto quelli di Bremer e Cabal. Giocatore rivelazione? Yildiz è già una certezza, Bremer anche. Punto su Koopmeiners»