Milan, ecco perché Morata è un colpo intelligente | OneFootball

E’ arrivata proprio in questi istanti l’ufficialità: Alvaro Morata è un nuovo giocatore del Milan. Ecco come e perché può rivelarsi utile alla causa rossonera.

Al Diavolo mancava il bomber, e il bomber è arrivato. Certo: molti potrebbero considerare l’acquisto di Alvaro Morata più come un ripiego, una soluzione rapida e a prezzo di saldo per far fronte al mancato acquisto di Joshua Zirkzee, obiettivo numero uno di Furlani e Moncada alla fine passato al Manchester United. L’impressione, però, è che l’attaccante spagnolo vestirà rossonero proprio nel momento giusto: è fresco campione d’Europa e viene dalla stagione più prolifica della carriera (21 gol in 48 partite in maglia Atletico Madrid). Ora toccherà a Fonseca completare la formula magica che ci insegnano fin da bambini: il suo Milan si rivelerà anche il posto giusto per Morata?

Milan, con Morata cambi pelle

La strada è tracciata, quantomeno nei concetti: il tecnico portoghese vuole una squadra bella e allo stesso tempo equilibrata, a sua completa immagine e somiglianza. Variando ritmi e modalità di gestione del pallone a seconda della situazione: palleggio o ricerca della verticale, due regole che fanno un’identità. E Morata, in un contesto così vario, si incastrerebbe benissimo. Fonseca, del resto, cercava proprio un attaccante “bravo negli ultimi 30 metri”, come da lui stesso dichiarato.

Anche se non è un 9 puro e non segna con regolare continuità (ecco spiegati i contatti con un rapace d’area come Fullkrug), Morata sa dialogare con i compagni, gioca ben volentieri spalle alla porta e il suo contributo è utile anche in fase di ripiego, come abbiamo visto nell’ultimo europeo. Dove, dati alla mano, è risultato il giocatore con più falli commessi (12), vestendo di fatto i panni dell’operaio (o meglio dire, del leader) rispetto a quelli del ”killer” (solo un gol e 14 conclusioni totali nell’arco del torneo, di cui 4 nello specchio). Una gran fetta di europeo è passata comunque dai suoi piedi e dalla sua duttilità, che hanno permesso a Yamal e Nico Williams di esaltarsi e di splendere.

Non solo. Perché Morata è bravo ad attaccare la profondità e, in area di rigore, non ha ancora perso il vizio. Andrà a completare così l’attacco del Diavolo: svuotando e riempiendo, correndo e lottando per la squadra. Il lavoro che svolge in campo è composto da tante piccole cose da cui tutti trarranno beneficio. In primis, le ali: aspettiamoci un Milan veloce e aggressivo in campo aperto. Con Pulisic chiamato a confermarsi, con Chukwueze più centrale e con un Leao da indirizzare sulla strada della maturità. Processo in cui l’esperienza di Morata (32 anni a ottobre) può essere davvero un toccasana. Anche per questo è un colpo intelligente, a dispetto di numeri non sempre entusiasmanti: di Alvaro, però, prendi il pacchetto completo. Pregi e difetti inclusi in 13 milioni di usato sicuro. Il Milan ha sfruttato l’occasione: ora toccherà al campo emettere le sue sentenze.