Calcionews24
·01 de fevereiro de 2025
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Oliver Bierhoff era l’attaccante del Milan che nel 1999 ha vinto lo scudetto. Oggi su La Gazzetta dello Sport fotografa così lo snodo importantissimo di domani, il derby contro l’Inter in scena alle ore 18.
CHE GARA SARA’ – «Molto tesa e tattica perché nessuna delle due può permettersi di perdere. Allo stesso tempo, però, mi immagino un incontro bello e sentito come tutti i derby a Milano. Mi piacerebbe essere allo stadio».
LAUTARO IL PIU’ PERICOLOSO – «Lui è una certezza e dimostra il suo valore a suon di gol. Io però dico Calhanoglu. Ha avuto una bella evoluzione come calciatore e mi è dispiaciuto che abbia scelto la Turchia perché poteva giocare con la Germania insieme a Gündogan, Ozil e Musiala. Loro siamo riusciti a convincerli, Hakan no. Peccato…».
CONCEICAO DA GIOCATORE – «Un esterno tecnico e rapido. Ci siamo affrontati diverse volte, anche con la nazionale, e negli spazi stretti era letale. Come tecnico ha vissuto le pressioni di un grande club come il Porto e sa come si risolvono certe situazioni. Al Milan può far bene».
SIMONE INZAGHI – «Simone in passato è stato criticato e ha vissuto momenti non facili, ma è abituato alle pressioni. Per lui parlano i risultati e come gestisce la squadra».
HA GIOCATO CONTRO I FRATELLI INZAGHI – «Contro di lui e suo fratello. Pippo ha segnato di più, ma pure Simone era bravo: aveva l’intelligenza per capire dove aspettare il pallone».
LE PROPRIETA’ USA – «Nel 1991 quando sono arrivato in Italia, c’erano presidenti italiani che avevano un legame forte con le loro società e questo era molto bello. Ora il mondo del calcio è un po’ più… anonimo e ci si deve adattare. I nuovi investitori portano capitali freschi e possono far bene».
BERLUSCONI – «Fantastico. Lui era un signore, proprio come Galliani, e trasmettevano la loro classe alla società».