Mudingayi, parla il doppio ex di Union SG e Inter: «Chivu sapeva toccare i tasti giusti anche da calciatore, ma dovrà stare attento a quell’avversario!» | OneFootball

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·21 de outubro de 2025

Mudingayi, parla il doppio ex di Union SG e Inter: «Chivu sapeva toccare i tasti giusti anche da calciatore, ma dovrà stare attento a quell’avversario!»

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L’ex centrocampista dell’Inter ma anche dell’Union SG, Gaby Mudingayi, presenta la sfida che andrà in scena stasera

In vista della sfida di Champions League tra Union Saint-Gilloise e Inter, in programma questa sera, La Gazzetta dello Sport ha intervistato un doppio ex d’eccezione: Gaby Mudingayi. L’ex centrocampista belga ha iniziato la sua carriera proprio nell’Union, definendola una palestra fondamentale che lo ha salvato dalla strada e gli ha fatto amare il calcio. Di quel periodo, ha raccontato, ritrova oggi l’ambiente familiare e lo stretto legame tra squadra e tifosi.

Passando all’attualità, Mudingayi ha elogiato la squadra belga, definendola ben costruita e guidata da un allenatore giovane e preparato come David Hubert. Ha poi indicato il giocatore da tenere d’occhio: l’attaccante Promise David, descritto come potente e ottimo finalizzatore.


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Infine, nessuna sorpresa per l’ottimo avvio di Cristian Chivu sulla panchina della Beneamata. Secondo Mudingayi, l’Inter è una corazzata e il tecnico romeno ha sempre avuto un grande carisma, anche da calciatore. Era un leader capace di toccare le corde giuste nello spogliatoio, qualità che ora sta dimostrando anche nel suo nuovo ruolo di allenatore.

COSA C’É DEL SUO UNION SAINT-GILLOISE OGGI – «L’ambiente, rimasto familiare. Ai miei tempi tifosi e squadra erano una cosa sola: a fine partita capitava di ritrovarsi insieme, noi e loro a bere una birra dopo una vittoria. Era un contesto particolare, percepivi la storia di un club glorioso. È stata la palestra che mi ha fatto crescere: mio padre mi ha “costretto” a praticare uno sport per salvarmi dalla strada, all’Union mi sono innamorato del pallone».

I TALENTI DA SEGUIRE – «Hubert è giovane e preparato come lo era Pocognoli, e guida una squadra costruita bene. Occhio a Promise David, potente e gran finalizzatore».

SORPRESO DA CHIVU – «No, l’Inter è una corazzata e lui ha sempre avuto grande carisma. Era così anche da calciatore, sapeva toccare i tasti giusti da leader, ora lo fa in panchina».

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