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·22 de dezembro de 2024
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La vittoria per 2-1 contro il Genoa, ottenuta con il suo Napoli, rappresenta un traguardo importante nella carriera di Antonio Conte, che ha così raggiunto le 150 vittorie in Serie A. Tuttavia, nonostante il risultato positivo, il tecnico salentino ha deciso di non festeggiare.
Dopo la vittoria contro il Genoa Conte ha ottenuto la sua 150ª vittoria da allenatore in A. È il più veloce di sempre a raggiungere questo traguardo, in 220 partite, battendo il primato di Sarri e Herrera.
Al fischio finale, non c’era spazio per il sorriso: Conte è noto per la sua ricerca incessante della perfezione e non si è certo accontentato del successo, nonostante la prestazione brillante del Napoli nella prima metà di partita.
Il primo tempo al Ferraris ha visto il miglior Napoli della stagione: una squadra quasi perfetta, frutto del lavoro minuzioso del tecnico e del suo staff. Ma questa bellezza calcistica è svanita rapidamente, con il Napoli che ha avuto un secondo tempo da incubo, mettendo in pericolo una partita che sembrava già in cassaforte. Questo tipo di performance è inaccettabile per un allenatore come Conte, abituato a standard elevati e a risultati costanti.
I numeri di Conte: una media punti da primato in Serie A
Conte è l’allenatore con la miglior media punti in Serie A, con ben 150 vittorie in 220 partite. È stato ai massimi livelli per oltre un decennio grazie alla sua mentalità vincente e al suo approccio rigoroso, non solo verso la squadra, ma anche verso se stesso. “Ho sempre voglia di migliorarmi, il mio obiettivo è sempre fare meglio del giorno prima” è un mantra che il tecnico ripete costantemente, e che ha trovato conferma anche nella partita di Genova, dove la delusione per un secondo tempo da dimenticare ha rischiato di compromettere una vittoria già conquistata. In un campionato come quello attuale, in cui ogni errore può costare caro, il livello di attenzione di Conte è massimo, anche se non si parla di scudetto in maniera troppo esplicita.
Alla ricerca della solidità difensiva
Il Napoli, pur avendo vinto, deve ringraziare in gran parte le parate di Alex Meret, che nella seconda metà di partita ha evitato guai peggiori. In attesa di una definizione sul futuro del portiere, con il suo contratto che scade a fine stagione e ancora senza rinnovo, Meret ha occultato le crepe della difesa che, dopo un inizio di campionato in cui era stata tra le più solide, ha iniziato a mostrare segni di fragilità.
Contro il Genoa, il Napoli ha subito gol per la terza partita consecutiva in Serie A, un dato che evidenzia una certa vulnerabilità difensiva. Nelle precedenti 11 partite, la squadra aveva subito meno reti. Tuttavia, nonostante questa flessione difensiva, i numeri restano comunque positivi: con soli 12 gol subiti nelle prime 17 giornate, il Napoli ha ottenuto il miglior risultato difensivo dell’era De Laurentiis, pareggiando il dato della stagione 2017/18 sotto la guida di Maurizio Sarri.
In sintesi, mentre Conte festeggia il traguardo delle 150 vittorie, la sua attenzione è già rivolta ai dettagli che possono portare il Napoli a essere ancora più competitivo. La solidità difensiva e una maggiore continuità di prestazioni sono al centro della sua ricerca, in vista delle sfide che la stagione riserverà.
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