Napoli, Conte presenta la sfida di Empoli: “Siamo in una fase di ricostruzione, ma c’è la soddisfazione del buon lavoro svolto. Sui singoli…” | OneFootball

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·18 de outubro de 2024

Napoli, Conte presenta la sfida di Empoli: “Siamo in una fase di ricostruzione, ma c’è la soddisfazione del buon lavoro svolto. Sui singoli…”

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Torna il campionato con Napoli impegnato in trasferta contro l’Empoli: partita in programma domenica all 12.30. Conte presenta così la sfida in conferenza stampa, inizio alle ore 15

Napoli, Conte presenta la sfida di Empoli: “Siamo in una fase di ricostruzione, ma c’è la soddisfazione del buon lavoro svolto. Sui singoli…”

Il Napoli vuole proseguire la sua corsa al vertice della serie A. Trasferta complicata alle 12.30 di domenica 20 ottobre contro l’Empoli al Castellani, stadio dove Lukaku ai tempo dell’Inter fu decisivo sempre con Antonio Conte in panchina. Esordio dal primo minuto per lo scozzese Gilmour che sostituisce a centrocampo l’infortunato Lobotka. Da verificare anche le condizioni di Olivera al rientro dagli impegni con l’Uruguay. Pronto Spinazzola


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A che punto è il Napoli: “Siamo con il cartello lavori in corso, non poteva essere altrimenti… C’è sicuramente la soddisfazione di lavorare tanto e bene, e c’è la soddisfazione di avere un gruppo che ha voglia di lavorare. Puoi sempre iniziare un percorso, tracciare la via, però poi serve seguirla. Io ho questi ragazzi che vogliono seguirla. Sappiamo che non sarà sempre rose e fiori, nei momenti di difficoltà dovremo essere bravi a proseguire, perché i momenti difficili ci saranno, e noi lì dovremo essere forti di testa, di cuore e come persone”.

“Come torniamo dopo la sosta? Ho letto troppe esaltazioni, per fortuna dobbiamo tornare a giocare. Troppa esagerazione, soprattutto dopo appena 7 giornate. Abbiamo sicuramente piacere a ripartire da primi, ma la classifica è corta. Dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. Qualche problematica c’è, Lobotka ha un problema al flessore, non è grave, ma dispiace perché è un giocatore che si esprime a rendimento altissimo. Sarà l’occasione per vedere Billy (Gilmour, ndr). Da questo punto di vista siamo sereni, lo stavo penalizzando per quanto vedevo in allenamento, ma Lobotka era davanti ed era difficile non farlo giocare. Per costruire squadre forti nel tempo dovremo essere bravi a riempire le caselle e mettere un doppio titolare in ogni ruolo. Dietro a Lobotka c’è sicuramente un giocatore forte come Gilmour”.

“L’Empoli? Parliamo di una squadra che ha subito l’unica sconfitta prima della sosta, negli ultimi minuti e su un campo difficile, contro la Lazio all’Olimpico. E’ molto ben organizzata, ha calciatori interessanti, sappiamo benissimo che il presidente Corsi è lungimirante, da tanti anni nel calcio ed ha creato qualcosa di sostenibile e crea sempre difficoltà agli avversari. Storicamente ho letto che Empoli è sempre stato un campo difficile, la storia va rispettata, ma bisogna essere pronti a scriverne altre, sappiamo che sarà difficile per la loro forza. Hanno un allenatore bravo che è anche un mio amico, oltre ad essere un professionista è anche una persona perbene e sono contento che si sta togliendo soddisfazioni. Dovremo fare attenzione. Ho letto anche delle dichiarazioni di alcuni giocatori che parlano di organizzazione e spirito di sacrificio e noi dovremo avere ancora più spirito per ottenere un risultato su un campo difficile”.

“Ciclo verità per un quadro prospettico della stagione (Empoli, Lecce poi Milan, Atalanta e Inter, ndr) ? Non guardo mai oltre la partita e voglio trasferire il concetto a tutti quelli che lavorano con me. Ora c’è l’Empoli, e va fatta massima attenzione. Chi guarda in modo distaccato e dall’esterno, è giustamente più superficiale. Io dico che ogni partita è quella della vita, dobbiamo ragionare di gara in gara, rispettare tutte le componenti della gara, dopodiché ci concentreremo sull’altra partita. Sarebbe sciocco vedere a lungo termine. Tutte sono gare difficili, concentrazione massima e dopo la prossima sosta, indirizzeremo i nostri obiettivi”.

“Squadra che sa soffrire? Partiamo dal presupposto che le squadre vincenti riescono ad essere belle, ma anche a sporcarsi il vestito. Le squadre vincenti devono essere camaleontiche, capiscono la partita, ci sono anche le giornate no. Ecco perché parlo di percorso e di basi solide. Dobbiamo capire subito quando ci sarà da soffrire ed essere pronti a farlo. Chi non è pronto a soffrire oggi non sarà un vincente domani, mai. La sofferenza fa parte della vittoria, ti rende più forte. Non dobbiamo dimenticarcelo, soprattutto in partite come questa”.

“La vivo come una responsabilità, la mia precisa responsabilità è riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l’ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. Sento questa pressione, ma poi capisco… a me piace vivere la città e quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali ti dicono ‘mister, lo Scudetto’ ed io rispondo ‘pazienza’, le vittorie si costruiscono, non si inventano, può capitare di inventarle improvvisamente, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano”.

“Olivera è rientrato un po’ affaticato dall’impegno in Uruguay, anche perché ogni volta prende tre aerei. Sappiamo quando parte ma non quando arriva (ride, ndr). Ha fatto tutto l’allenamento, sicuramente abbiamo tutto domani per valutare, ma abbiamo anche alternative valide. Gilmour? Io alleno tutti i ragazzi, in tutte le fasi, Gilmour sa cosa deve fare. A livello calcistico cambia poco, anche perché le sue caratteristiche sono simili a quelle di Lobotka. Non ci fosse stato lui in rosa, allora la situazione sarebbe stata diversa. E visto che cerchiamo di costruire una squadra con ambizione, la priorità era trovare un sostituto di Lobotka, esattamente come abbiamo fatto”.

“Neres? Vederlo a un mese di distanza dalla due soste David è diventato un altro giocatore. Succede: quando sei sul mercato hai un po’ la testa altrove. Mentre oggi è diverso, e mi mette in difficoltà, non lo nego. Ad oggi il dilemma sarebbe alternarlo con Kvaratskhelia, per una questione di caratteristiche, di qualità offensiva e di predisposizione al sacrificio. Sicuramente David Neres ci fa sentire più forti, so che sarebbe pronto anche per giocare dal 1′. È proprio creare queste situazioni che deve essere il nostro obiettivo in futuro: creare una sana competizione nel gruppo dove tutti sanno che c’è qualcuno dietro che spinge, pronto a giocare”.

“Meret? Alex è vicino al rientro, ma c’erano troppi rischi per Empoli, e non vedo il motivo di rischiare. Caprile sta facendo bene, possiamo contare su di lui. Per la prossima col Lecce, Meret tornerà”.

“Lukaku? Romelu sente grande responsabilità, forse fin troppa. È uno che sposta gli equilibri, l’ho sempre detto. Sta iniziando a star bene fisicamente e mentalmente, e deve avere la mente libera, lasciando a me tutte le responsabilità. Lui deve pensare a fare gol, a giocare coi compagni, è uno altruista, forse fin troppo. Coi i più esperi deve prendersi la responsabilità di essere leader”.

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