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·21 de agosto de 2025
Napoli, rosa più ampia ma non più forte: l’analisi di Carratelli e la sfida di Conte

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·21 de agosto de 2025
Acquisti mirati, ma nessun vero salto di qualità: la nuova stagione parte tra ambizioni e limiti strutturali
Il Napoli 2025/26 si presenta ai nastri di partenza con un organico più ricco numericamente, ma non necessariamente più competitivo. Lo sostiene Mimmo Carratelli sulle colonne del Corriere dello Sport, analizzando la fase di ricostruzione guidata da Antonio Conte.
L’allenatore salentino ha messo subito in chiaro la sua visione: la rosa è stata rinforzata in termini di quantità e coperture per i vari ruoli – necessarie per affrontare la Champions League – ma manca ancora quel salto di qualità in grado di alzare realmente l’asticella.
Il mercato e i suoi limiti: top player fuori portata
Nessun club italiano, Napoli compreso, è riuscito a compiere un vero colpo da 70 milioni in su. La Premier League continua ad attrarre i migliori talenti, mentre il tradizionale bacino sudamericano, da cui l’Italia ha storicamente attinto campioni, oggi offre meno opportunità di livello. La gestione economica del Napoli resta solida, ma non sufficiente per sfidare i grandi club d’Europa sul piano delle spese.
Conte e la ricerca dell’equilibrio
Antonio Conte ha ereditato un progetto tecnico in evoluzione e sta lavorando per restituire alla squadra un equilibrio più maturo. L’obiettivo è chiaro: consolidare le fondamenta di una rosa profonda, capace di competere su più fronti. Il tempo, però, è il vero nemico: tra campionato e coppe, gli spazi per il lavoro tattico saranno limitati. Conte, esperto nella gestione delle urgenze, punterà su un impianto solido e coperto, affidandosi alla fantasia dei singoli per fare la differenza nei momenti decisivi.
Un duello che si rinnova: Napoli vs Inter
Nonostante i dubbi sul reale salto di qualità, il Napoli parte da favorito per lo scudetto, davanti all’Inter, delineando lo stesso duello visto nella scorsa stagione. L’arricchimento numerico della rosa consentirà maggiori rotazioni, ma la trasformazione in una squadra dominante richiederà tempo, continuità e qualche innesto mirato nel futuro prossimo.