Natale Lazio e quel ricordo: il gesto di Dante Filippi nel ’27 in quell’unico precedente in campo il 25 dicembre! Ecco cosa è successo | OneFootball

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·26 de dezembro de 2025

Natale Lazio e quel ricordo: il gesto di Dante Filippi nel ’27 in quell’unico precedente in campo il 25 dicembre! Ecco cosa è successo

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Natale Lazio e quel ricordo: il gesto di Dante Filippi nel ’27 in quell’unico precedente in campo il 25 dicembre! Ecco cosa è successo

Una volta si giocava sempre la domenica, senza eccezioni, anche quando il calendario cadeva su una festività sacra come il Natale. Per calciatori, allenatori e staff significava rinunciare alla famiglia e alle tradizioni, scendendo in campo per onorare la maglia. Un sacrificio che oggi appare lontano, ma che fa parte della storia più autentica del calcio italiano.

25 dicembre 1927, una data unica nella storia biancoceleste

Il 25 dicembre 1927 rappresenta una giornata irripetibile per la Lazio. È infatti l’unica volta in cui la squadra capitolina ha disputato una partita ufficiale nel giorno di Natale. In quell’occasione i biancocelesti, allenati da Sedlacek, furono impegnati in trasferta contro il Padova. Il risultato fu amaro: sconfitta per 2-0, con le reti decisive di Sendoz e Vecchina. Un ko che non cambiò il corso della stagione, ma che lasciò un segno profondo nella memoria del club.


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Il sacrificio di Dante Filippi, simbolo eterno

A rendere leggendaria quella fredda giornata veneta fu il gesto di Dante Filippi, attaccante biancoceleste allora ventitreenne. Reduce da un grave infortunio alla gamba, Filippi decise comunque di scendere in campo, stringendo i denti e sacrificando il proprio fisico per la squadra e per i tifosi. Una scelta estrema, quasi folle per le sue condizioni, che a fine partita gli costò una serie di iniezioni di morfina per alleviare un dolore diventato insostenibile.

Il suo gesto non servì a evitare la sconfitta, ma lo consegnò per sempre alla storia della Lazio. Quel sacrificio è diventato il simbolo più puro di fedeltà alla maglia, dedizione e spirito di appartenenza. Ancora oggi, ogni 25 dicembre, il nome di Dante Filippi riaffiora come una bandiera ideale che sventola nel cuore dell’ambiente biancoceleste, ricordando un calcio fatto di sacrificio, coraggio e amore incondizionato per i propri colori.

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