🎤 Nicola: “In campo con lo spirito giusto. Juve stanca? No, sarà pronta alla battaglia” | OneFootball

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·22 de fevereiro de 2025

🎤 Nicola: “In campo con lo spirito giusto. Juve stanca? No, sarà pronta alla battaglia”

Imagem do artigo:🎤 Nicola: “In campo con lo spirito giusto. Juve stanca? No, sarà pronta alla battaglia”

Nicola, tecnico del Cagliari, ha presentato la sfida con la Juventus. Queste le sue parole, riportate da gianlucadimarzio.com:

Come ha visto la squadra? “Siamo entrati pienamente nel clima partita. Oggi abbiamo anche avuto un bel bagno di folla. È stato fondamentale, dal punto di vista mentale, sentire il calore dei nostri tifosi. Ci siamo preparati con grande intensità e affronteremo un avversario di valore.”


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Che Juve si aspetta? “In Champions ha disputato un’ottima gara, almeno per un’ora. Avremo l’opportunità di creare qualche occasione pericolosa. Per noi sarà una partita che ci aiuterà a crescere. Affronteremo una squadra che pratica un calcio moderno, con grande abilità nell’inserire i mediani tra i due centrali. Sono bravi a costruire in ampiezza ma siamo consapevoli che contro le big ci siamo saputi distinguere, dobbiamo avere lo spirito giusto, riconoscendo il valore dell’avversario ma non sottovalutandoci.”

I tifosi vogliono una vittoria, ci sarà?Difficile dare una risposta netta a una domanda del genere. È un nostro obiettivo e ci proveremo. Contro le grandi squadre vogliamo metterci alla prova, sognando di ottenere il massimo.

Ci potrebbero essere analogie con la gara di Bergamo?No, sono due squadre con caratteristiche molto diverse. L’Atalanta ha già un pedigree di livello internazionale, mentre la Juve sta ancora costruendo la sua identità in questo senso. Hanno approcci differenti sia nel modo di attaccare l’avversario che nello sfruttare gli spazi. Dovremo andare oltre la prestazione di Bergamo, mantenendo sempre alta l’intensità e l’aggressività.

Si aspetta una Juventus stanca?No, arriveranno pronti alla battaglia. Oggi i giocatori sono preparati per affrontare più partite e recuperare rapidamente. Nel calcio moderno non basta solo correre, ma bisogna farlo con qualità. Se non corri nel modo giusto, non serve a nulla.

Come stanno gli acciaccati?Gaetano è in buone condizioni, valuterò se schierarlo dall’inizio o a gara in corso. Coman sta proseguendo il suo percorso di recupero con attenzione, gestendo con cautela i progressi. Luvumbo si sta allenando a pieno ritmo, ma a livello mentale ha ancora qualche timore di ricadere nell’infortunio, una sensazione normale quando si rientra.

A Bergamo primo clean sheet di Caprile: c’è stato un passo avanti nella concentrazione?Abbiamo disputato una gara ordinata, mantenendo alta la concentrazione soprattutto nell’interpretazione della partita. La transizione tra le fasi di gioco è un aspetto fondamentale e, naturalmente, l’attenzione deve restare costante per tutti i novanta minuti.

Quali margini di crescita ha Adopo? “È la prima volta che sta trovando continuità nelle prestazioni, ed è anche nostro compito metterlo nelle migliori condizioni per esprimersi al meglio. Ha enormi margini di miglioramento: deve affinare alcuni dettagli, come la lettura degli spazi, la capacità di incidere in determinate situazioni e il posizionamento in fase difensiva. Non mi aspetto che acquisisca tutto subito, è giovane e ha tempo per crescere.

Ha parlato con Palomino? Quanto la preoccupa la possibilità di perderlo?Sembra che la notizia sia vera. Sono felice per lui, perché è un giocatore importante per noi e non abbiamo alcun interesse nel vederlo partire. Ogni volta che viene chiamato in causa si fa trovare pronto e rappresenta un punto di riferimento per la crescita dei più giovani. Se dovesse andare via, non metterò ostacoli alla sua scelta.

In quali momenti si è sentito orgoglioso di essere il tecnico del Cagliari?Sin dal primo istante, quando ho percepito il calore dei tifosi. A livello personale, mi gratifica ricevere centinaia di lettere dai bambini. Sto organizzando le risposte, perché ritengo sia giusto farlo. Il futuro di questo sport sono proprio loro.

Dove ha lavorato per cambiare l’atteggiamento della squadra, soprattutto in trasferta? “È un lavoro continuo. Sul piano mentale posso fare relativamente poco, mi concentro principalmente sul campo e sul gruppo. Cerco di trasmettere l’importanza di avere un obiettivo comune e di restare uniti per raggiungerlo“.

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