Inter-News.it
·13 de junho de 2025
Non fate l’errore di considerare definitivo quello che farà Chivu

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·13 de junho de 2025
Il mondo Inter dovrà abituarsi all’approccio di Chivu. Che nella sua gestione tattica sta circa all’opposto di Inzaghi. Il tecnico infatti è abituato a cambiare spesso le sue idee in campo.
PANCHINE DIVERSE – Gli interisti si sono abituati negli ultimi anni a un allenatore molto fisso sui suoi principi. Che si traducevano in uno stile di gioco fisso, quasi immutabile in certi momenti. Stesso modulo, stessa interpretazione. Volendo immaginare uno spettro di casi in cui Inzaghi è a un estremo, Chivu sta più o meno a quello opposto. Quindi attenzione a dare per definitivo ciò che si vedrà al Mondiale per Club.
MONDIALE COME LABORATORIO – Per forza di cose infatti già di suo la manifestazione ha cambiato il suo senso in ottica Inter. L’addio di Inzaghi ha trasformato il Mondiale in un primo, grande laboratorio per il suo successore. Chivu in USA deve conoscere i suoi nuovi giocatori, studiarli, capire come muoversi e stabilire le basi del suo lavoro. Il che apre a tentativi ed esperimenti. Qualunque cosa faccia però è probabile che poi cambierà. Anche più volte.
TRIAL BY ERROR – Se Inzaghi infatti ha sempre cambiato poco rispetto alla sua base, Chivu è uno che cambia spesso. Specialmente all’inizio vive di tentativi, sia di uomini che di moduli. Lo ha fatto nelle giovanili dell’Inter e lo ha fatto anche a Parma. Nel suo mescolare le carte è alla ricerca dello spunto migliore. Dell’idea che lo colpisce. Quando poi la trova quella diventa la nuova base della squadra. A Parma ad esempio nella sfida con l’Inter ha varato il 3-5-2 che poi è diventato il nuovo modulo della squadra. Insomma, al Mondiale ma anche dopo è lecito aspettarsi di vedere approcci variegati, alla ricerca di una base di lavoro. Ma la sua natura mutevole non si esaurisce qui.
CONTINUI CAMBIAMENTI – Anche una volta trovata la base infatti Chivu continua a cambiare. Gli uomini magari sono gli stessi, ma cambia l’interpretazione. Cambiano i movimenti, i compiti, a seconda delle letture dell’allenatore. A Parma raramente si sono visti gli stessi giocatori fare le stesse cose senza adattamenti. Specialmente all’interno della stessa partita, con cambiamenti netti tra un tempo e l’altro. Con Chivu insomma nulla va dato per definitivo o per scontato. A iniziare dalla prima partita col Monterrey.