Calcio e Finanza
·20 de setembro de 2025
Nuovo Ferraris: i lavori al via nell'estate 2026 saranno finanziati interamente da Genoa e Samp

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·20 de setembro de 2025
Lo stadio Ferraris, che rimarrà comunque di proprietà del Comune di Genova anche dopo il restyling come nelle volontà della sindaca Silvia Salis, vedrà iniziare i lavori nella seconda metà del 2026. Questa è la road map che la sindaca e i due club si sono prefissati per raggiungere il grande obiettivo comune di essere fra le cinque città italiane che ospiteranno le partite di EURO 2032, edizione che l’Italia sarà chiamata a co-organizzare con la Turchia.
Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, il costo del restyling, in attesa di una stima precisa, sarà completamente a carico di Genoa e Sampdoria, che in cambio riceveranno dal Comune una concessione dell’impianto per 99 anni, la più lunga possibile secondo le norme attuali.
L’annuncio ufficiale di questo piano, condiviso con i club già da qualche mese, è arrivato ieri durante la presentazione delle linee strategiche delle politiche sportive del Comune, illustrate al Salone Nautico dalla sindaca Silvia Salis. Un evento in cui si è parlato anche della ristrutturazione della stadio Carlini-Bollesan, che ospiterà altre discipline sportive oltre al rugby, e del progetto del Palabombrini, riservato all’atletica leggera, oltre che dell’importanza di corsi sportivi gratuiti per la terza età.
Il nuovo Ferraris sarà un impianto multifunzionale, in grado di ospitare competizioni sportive internazionali ma anche eventi artistici, e aperto sette giorni su sette con servizi per la città. Entro la fine del mese di settembre la società Stadium, formata da Genoa e Sampdoria, presenterà il progetto e il relativo piano economico finanziario. Nelle settimane successive, al massimo entro la fine dell’anno, arriverà la delibera di pubblica utilità e nella primavera del prossimo anno, probabilmente nel mese di maggio 2026, verrà consegnato il progetto esecutivo. Per il via al cantiere bisognerà però aspettare la prossima estate: tra luglio e ottobre ci sarà l’avvio del primo lotto di lavori durante il quale l’attività sportiva, anche se a capienza ridotta, proseguirà regolarmente.
La spesa totale dell’operazione, come detto, non è ancora stata quantificata, si parla di un investimento di circa 100 milioni di euro. «Il fatto che lo stadio resterà comunale sarà una forma di garanzia finanziaria – spiega la sindaca Salis –. L’impianto, oltre a ospitare eventi sportivi e artistici, avrà al suo interno diverse attività: penso alla possibilità di visite guidate, a eventi dedicati all’infanzia o altri servizi di diverso tipo. Ho chiesto la garanzia che vi siano attività sportive o comunque legate alla ristorazione a servizio degli eventi svolti all’interno della struttura».
«I punti fermi sono quelli di avere uno stadio che corrisponda alle indicazioni per EURO 2032 – ha spiegato Flavio Ricciardella, direttore generale del Genoa – Sarà una struttura moderna, sostenibile e sicura. A breve intanto aumenterà la capienza con interventi che permetteranno di recuperare più di 500 posti in tribuna e 200 nelle gradinate». «Il progetto, come tutti gli investimenti, dovrà essere economicamente sostenibile – aggiunge Raffaele Fiorella, amministratore delegato della Sampdoria –. Per questo l’obiettivo è dare alla città una serie di servizi, penso per esempio a un centro medico sportivo di eccellenza, che portino anche ricavi importanti».
Poi è arrivata l’annuncio della sindaca: «La candidatura di Genova per gli Europei 2032 è stata inviata e accettata dall’UEFA. Sappiamo che sarà un’impresa titanica: abbiamo visto cosa è stato detto su San Siro, ma vogliamo sfruttare questa occasione, anche per ristrutturare lo stadio». Il responso arriverà entro il mese di ottobre.
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