Milannews24
·28 de dezembro de 2025
Odogu al posto di Tomori, esordio in Serie A: Allegri concede spazio al classe 2006

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La gara contro l’Hellas Verona non è stata solo una prova di forza per il Milan, ma si è trasformata nell’occasione perfetta per scrivere una nuova pagina del progetto giovani del club. Con il risultato ampiamente messo in cassaforte e i tre punti ormai blindati grazie a un triplo vantaggio, a cinque minuti dal termine è scoccata l’ora di David Odogu.
Il giovanissimo difensore centrale, un prospetto fisico imponente dotato di grande senso della posizione ha fatto ufficialmente il suo esordio nel massimo campionato italiano. Massimiliano Allegri, l’allenatore livornese che ha fatto del lancio ponderato dei giovani uno dei suoi marchi di fabbrica in questa stagione, ha scelto proprio il palcoscenico della Scala del Calcio per concedere i primi minuti in Serie A al classe 2006.
Per Odogu si tratta del coronamento di un percorso di crescita accelerato: dopo la breve apparizione in Coppa Italia nella sfida contro il Lecce e le ottime prestazioni fornite con il Milan Futuro, il salto nel calcio dei grandi rappresenta un segnale chiaro sulla fiducia che la società ripone nelle sue doti.
L’ingresso del giovane talento è avvenuto in un momento di gestione strategica per i rossoneri. A lasciargli il posto è stato Fikayo Tomori, il centrale inglese pilastro della retroguardia meneghina grazie alla sua velocità nei recuperi e alla sua leadership difensiva.
La sostituzione non è stata dettata solo dalla volontà di premiare Odogu, ma anche da un calcolo tattico preciso di Allegri: Tomori, infatti, era sceso in campo con lo status di diffidato. Richiamandolo in panchina prima del fischio finale, il tecnico toscano ha messo al riparo il proprio leader difensivo da un possibile cartellino giallo che gli sarebbe costato una pesante squalifica per il prossimo turno di campionato.
Il debutto di David Odogu conferma la volontà del club di via Aldo Rossi di integrare sempre di più i talenti del proprio vivaio nella prima squadra. Mentre il Meazza tributava un lungo applauso al nuovo esordiente, il Milan chiudeva la pratica Verona con la consapevolezza di aver trovato un’altra risorsa preziosa per il futuro.









































