Openda ‘preoccupa’ la Juventus? Perché quello del belga è il caso più allarmante. Cosa ci ha rivelato questo suo inizio di stagione in bianconero | OneFootball

Openda genera preoccupazioni alla Juventus? Perché quello del belga è il caso più allarmante. I numeri del suo inizio di stagione in bianconero

Un investimento da 40 milioni di euro che non rende, un centravanti che non segna da aprile. La “cura” di Luciano Spalletti ha riportato la vittoria in casa Juventus ma non ha, per ora, risolto il “caso più allarmante” del mercato estivo bianconero: Loïs Openda.

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Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, l’avvio di stagione dell’attaccante belga è un vero e proprio incubo, che solleva interrogativi pesanti sul rapporto costo-beneficio del suo acquisto dal Lipsia.

Numeri impietosi: zero gol e media da 5.56

I numeri della stagione di Openda sono impietosi. È ancora alla ricerca della sua prima gioia stagionale: non segna un gol in partite ufficiali dall’11 aprile (quando vestiva ancora la maglia del Lipsia). A questa sterilità offensiva si aggiunge un rendimento tecnico insufficiente, certificato da una media voto di 5.56.

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Fiducia minima, con Tudor e con Spalletti

A preoccupare è anche la sua incapacità di ritagliarsi uno spazio da protagonista, indipendentemente dalla guida tecnica. Sotto la gestione dell’ex allenatore Igor Tudor, Openda è stato impiegato solo per il 24% dei minuti totali, chiuso dalla concorrenza e da un difficile adattamento.

L’arrivo di Spalletti, che pure lo ha schierato titolare nel suo debutto a Cremona, non ha cambiato la sostanza: anche con il nuovo tecnico, la percentuale di impiego è quasi identica, ferma al 26%. Proprio a Cremona, pur propiziando il gol di Kostić, ha deluso, sprecando un contropiede e guadagnandosi una sostituzione (e un 5.5 in pagella).

Spalletti lo blinda (per ora)

Nonostante un avvio così disastroso, la Signora non sembra intenzionata a cederlo. Come riportato, Spalletti lo considera un jolly tattico importante, un potenziale vice-Yildiz o una seconda punta. Tuttavia, la Vecchia Signora ha un disperato bisogno di gol per risalire la china. Il tecnico di Certaldo è chiamato a un’altra impresa: recuperare psicologicamente e tecnicamente un investimento che, al momento, non sta rendendo.