Oscar Massei: «Vi racconto come sono diventato un mito della Spal più forte di sempre. In Italia sono arrivato all’Inter, a Ferrara ho guadagnato la metà ma è stato bellissimo» | OneFootball

Oscar Massei: «Vi racconto come sono diventato un mito della Spal più forte di sempre. In Italia sono arrivato all’Inter, a Ferrara ho guadagnato la metà ma è stato bellissimo» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·19 de novembro de 2024

Oscar Massei: «Vi racconto come sono diventato un mito della Spal più forte di sempre. In Italia sono arrivato all’Inter, a Ferrara ho guadagnato la metà ma è stato bellissimo»

Imagem do artigo:Oscar Massei: «Vi racconto come sono diventato un mito della Spal più forte di sempre. In Italia sono arrivato all’Inter, a Ferrara ho guadagnato la metà ma è stato bellissimo»

Le parole di Oscar Massei, leggenda argentina della Spal, che a 90 anni ricorda i suoi anni a Ferrara, nella miglior stagione della loro storia

A Ferrara Oscar Massei è un mito perché è con lui che nel 1960 la Spal ha raggiunto il miglior piazzamento della sua storia, il quinto posto. L’argentino, detto il Caballero, ha fatto parte della squadra che nel 1962 ha perso la finale di Coppa Italia con il Napoli. A La Gazzetta dello Sport, a 90 anni, ha raccontato la sua esistenza.

COME STA – «Di salute bene. I ricordi sono belli, quando sono arrivato, nel 1959, la squadra era un’incognita. Si dice così? Bien. Nessuno ci credeva, nemmeno il presidente. Invece è diventata la Spal più forte di tutti i tempi».


Vídeos OneFootball


IL SIMBOLO DELLA SPAL – «Insomma, nove anni, quinto posto, una finale di Coppa Italia con il Napoli, tante partite, tanti gol, tanti applausi».

L’INTER – «Sono venuto in Italia, all’Inter, nel 1955. Giocavo nel Rosario Central in Argentina, mi ha preso Angelo Moratti. Tre anni di contratto, 6 milioni di lire per stagione. Poi altri premi: 800-900 mila mensili. Moratti mi disse subito: “Lei dimostri di saper giocare, a tutto il resto penserò io”».

A FERRARA LO HA VOLUTO PAOLO MAZZA – «Eh, non facile. Comandava lui, faceva tutto, dall’allenatore al presidente. Mi ha offerto la metà di quello che prendevo all’Inter. Per carità, sempre un buon ingaggio, ma la metà. Mi ha detto: “Qui siamo alla Spal, prendere o lasciare”. Ho preso, ho cambiato ruolo, sono diventato mezzala. Mi sono ricordato che avevo cominciato per strada, che nessuno mi aveva insegnato niente. Avevo delle qualità superiori alla media. Un dono. E allora ho pensato: l’ho dimostrato dappertutto, devo farlo anche qui».

IL RILANCIO – «Era un grande dirigente, un precursore. Io sarò stato utile alla Spal, ma la Spal è stata utilissima a me. La mia funzione era quella di farla giocare, in contropiede, con rapidità. Le mie qualità erano organizzative. La Spal per me è stata un’opportunità di rilancio, mi ha dato la possibilità di tornare un giocatore-guida. Squadra giusta, città meravigliosa. Sono stato benissimo».

Saiba mais sobre o veículo