Pagelle Juve Roma: Openda la chiave, Yildiz la mente. Finalmente Conceicao e bentornato Bremer VOTI | OneFootball

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·20 de dezembro de 2025

Pagelle Juve Roma: Openda la chiave, Yildiz la mente. Finalmente Conceicao e bentornato Bremer VOTI

Imagem do artigo:Pagelle Juve Roma: Openda la chiave, Yildiz la mente. Finalmente Conceicao e bentornato Bremer VOTI

Pagelle Juve Roma: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 16ª giornata di Serie A 2025/26

(inviato all’Allianz Stadium) – Pagelle Juve Roma: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 16ª giornata di Serie A 2025/26.

Di Gregorio 6 – Prova a metterci una pezza per evitare che la Roma rientri in partita, ma non può nulla poi sul tap-in a colpo sicuro di Baldanzi. Ben protetto per la restante parte del match.


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Kalulu 6.5 – Cos’altro dire ancora sul francese? Che è una certezza di Spalletti lo diciamo da tempo, anche oggi si carica sulle spalle il reparto difensivo e va in battaglia contro qualsiasi avversario. Bravo e puntuale a chiudere, ancora più bravo a far ripartire in velocità l’azione dal basso. Unico neo: il gol romanista prende forma dal suo binario.

Bremer 7 – 84 giorni dopo: quanto ti abbiamo aspettato Gleison…60 minuti intensi, duri, solidi, non proprio una passeggiata, anzi, niente rientro comodo. Il brasiliano risponde alla grandissima: altissimo nel pressing sui portatori avversari, si prende anche qualche rischio ma è un faro al centro del reparto. Dal 59′ Rugani 6 – Qualche patema nel finale ma resiste.

Kelly 6 – Non precisissimo nei suoi lanci col mancino nel primo tempo, ma si rende protagonista di alcune buone chiusure. Nella ripresa tiene botta, ma concede troppo spazio anche lui sul versante sinistro in area piccola con Baldanzi che ne approfitta, si inserisce e la riapre.

McKennie 6.5 – Non ha grande gamba negli slanci offensivi in fascia, ma è intelligentissimo nell’accentrare il suo raggio d’azione e dare una mano a rimpolpare il centrocampo. E ce n’è bisogno contro quello giallorosso. Qual è la sua grande qualità poi? Gli inserimenti. Da uno di questi prende forma l’invito a nozze per il bis di Openda.

Thuram 6.5 – Finalmente una gara da Thuram, da diga davanti alla difesa e da grande incursore col pallone tra i piedi per spaccare in due le linee avversarie in progressione. Sta ritrovando condizione, un’ottima notizia per far fare il salto di qualità al centrocampo.

Locatelli 6.5 – Primo tempo quasi impeccabile in entrambe le fasi. Sporca tante giocate, scherma bene le fiammate offensive di Soulé quando si accentra. Poi verticalizza tanto e bene, lanciando Openda con puntualità. Più statico davanti alla difesa nella ripresa, ma ce n’è bisogno come l’ossigeno nel forcing giallorosso.

Cambiaso 6 – Due lati della medaglia. Perché l’assist per Conceicao è meraviglioso: un tocco col tacco di infinita classe che spalanca la strada al compagno. Ma si addormenta nella marcatura su Baldanzi, che poteva costare cara. Dall’88’ Kostic SV.

Yildiz 7 – Aura purissima. Il giocatore che determina, che ti fa fare l’upgrade in ogni momento. Imbuca bene per Conceicao sull’1-0, poi è ovunque nelle trame offensive. Lo spacca-moduli, come dice Spalletti. Meritava la gioia personale, il palo gliel’ha negata. Dall’88’ Miretti SV.

Conceicao 7 – Un minuto prima ‘Eh ma la concretezza sotto porta’, un minuto dopo fa ricredere tutti con l’inserimento, il dribbling e il tocco da biliardo per il vantaggio. Finalmente incisivo nei metri finali. Dal 59′ Zhegrova 6 – Come per Cambiaso, due lati della medaglia. L’assist al bacio per il gol di Openda ma pallone sanguinoso perso che dà il via alla ripartenza Roma per il 2-1.

Openda 7 – Lo aveva preannunciato Spalletti che sarebbe potuta essere la sua partita, e così è stato. Il gol è il giusto premio dopo una partita dispendiosa, di sacrificio, in cui non molla di un centimetro in pressing alto i difensori della Roma, non lasciando loro respiro nella costruzione del basso. E poi dà tantissima profondità, finalmente una Juve tanto verticale. Dall’81’ David SV.

All. Spalletti 7 – C’è tutto nella sua Juventus oggi. Gioco, idee, mentalità, sacrificio, sofferenza. E gli abbracci post-partita significano una sola cosa: è la direzione giusta (e la classifica lo inizia a dimostrare).

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