Juventusnews24
·11 de fevereiro de 2025
Pagnucco sfida il Trabzonspor: «Non siamo ai sedicesimi per caso. Soddisfatto della mia stagione, ma ho un altro obiettivo»
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·11 de fevereiro de 2025
Filippo Pagnucco, capitano della Juve Primavera, ha parlato ai canali ufficiali bianconeri in vista del match di Youth League contro il Trabzonspor.
SCONFITTA CON IL MILAN – «Sicuramente non è mai bello perdere, per di più in casa e con un punteggio così netto, ma fortunatamente non abbiamo avuto neanche il tempo di pensare alla sconfitta contro il Milan dovendo scendere in campo già domani (mercoledì 12 febbraio) Ci siamo subito focalizzati sulla partita contro il Trabzonspor. Chiaramente abbiamo anche analizzato la partita contro il Milan con il mister e lo staff e ci è servito per comprendere a fondo i nostri errori in modo tale da non ripeterli».
YOUTH LEAGUE – «La Youth League è sicuramente una competizione diversa dal campionato, perché ci permette di confrontarci con avversarie internazionali che, in un modo o nell’altro, giocano un calcio diverso rispetto al nostro. Si gioca tanto sull’intensità – il ritmo è molto alto –, sulla tecnica e meno, magari, sull’aspetto tattico come, invece, avviene in Italia. È una competizione molto bella perché è l’apice del calcio giovanile e penso che ogni ragazzo vorrebbe giocarla».
SFIDA IN TURCHIA – «Abbiamo visto qualche partita disputata dai nostri avversari in Youth League, nel loro percorso e la prima sensazione che abbiamo avuto è stata quella di una squadra forte. Alla fine, se arrivi a disputare questo turno della competizione significa che sei una squadra di valore e non sei arrivato ai sedicesimi di finale per caso. Noi siamo pronti a tutto, ci sarà sicuramente una bella atmosfera perché giocheremo nello stadio che ospita le partite della Prima Squadra del Trabzonspor, di conseguenza sarà splendida la cornice».
FASCIA E CRESCITA PERSONALE – «Per me essere il capitano di questa squadra è un onore, ma allo stesso tempo la ritengo anche una grande responsabilità. Mi sento in dovere di dare l’esempio sia ai miei compagni di squadra che a tutti i ragazzi più piccoli, anagraficamente parlando, del Settore Giovanile e dell’Attività di Base. Venendo alla stagione che sto disputando, posso dire di essere soddisfatto, ma ovviamente posso ancora migliorare tantissimo ed è questo unon dei miei obiettivi».
PRIMA SQUADRA – «È avvenuto tutto all’improvviso e, di conseguenza, in maniera del tutto inaspettata. Il giorno in cui mi hanno comunicato che l’indomani mi sarei dovuto allenare con la Prima Squadra ero a casa mia, con degli amici. La sensazione di gioia che ho provato in quel preciso istante è ancora oggi indescrivibile. Poi, ovviamente, le due convocazioni ricevute in occasione della trasferta di Lecce – che è stata la prima – e quella in casa contro il Bologna sono state un sogno.
Vivere la partita dalla panchina, dalla seconda fila, è totalmente diverso dal viverla, magari, in ultima fila. Anche tutti gli allenamenti trascorsi in Prima Squadra sono stati semplicemernte fantastici, tutti i consigli di Mister Motta mi sono serviti tanto. Poi, ho anche avuto la possibilità di accrescere il mio rapporto con Diego (Pugno), con Alfonso (Montero Benia), con Augusto (Owusu) e con Christos (Papadopoulos) passando più tempo con loro e vivendo anche le loro emozioni del momento. È stata un’esperienza di cui sto già facendo tesoro».