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·25 de setembro de 2025

Palladino: “Addio alla Fiorentina per visioni differenti. Con Kean ho fatto una scommessa vinta”

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Dopo mesi di silenzio, Raffaele Palladino racconta i motivi che lo hanno spinto a lasciare la Fiorentina a fine maggio, nonostante un contratto fresco di rinnovo e l’Europa conquistata sul campo.

Palladino: “Addio alla Fiorentina per visioni differenti. Con Kean ho fatto una scommessa vinta”

L’ex tecnico viola e brianzolo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ripercorre la sua esperienza a Firenze, tra successi, difficoltà e rapporti umani intensi.


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“Un puzzle che non si incastrava più”

“Intendo il calcio come un puzzle – spiega Palladino – in cui tutti i pezzi devono combaciare. Sono orgoglioso del lavoro fatto a Firenze, ma non c’erano più le condizioni per proseguire. Le idee e le visioni erano troppo differenti”.

Il 7 maggio, alla vigilia della semifinale col Betis, la Fiorentina aveva attivato la clausola di rinnovo biennale, ma il tecnico racconta: “Quel giorno ero felice, ma dentro di me sentivo che non era più possibile restare. Una sensazione che mi portavo dietro da tempo”.

“Non c’erano altri club”

Palladino smentisce le voci di accordi paralleli: “Non ho mai lasciato la Fiorentina per soldi o per altri club. Quando ho deciso, non avevo nulla in mano. Anzi, per una settimana non ho nemmeno risposto ai messaggi. Tutti i miei giocatori mi hanno scritto, non se lo aspettavano. Le loro parole mi hanno fatto piangere”.

Le gioie e le paure a Firenze

Tra i ricordi più belli, Palladino cita tre partite: “Le vittorie al Franchi contro Milan, Inter e Juventus. Serate indimenticabili, anche con mezzo stadio chiuso per lavori”.

Ma non sono mancati momenti durissimi, come il caso di Edoardo Bove: “È stato uno choc, rischiavamo di perdere un pezzo di noi. Alcuni non volevano più allenarsi. Per fortuna Edo è stato un esempio: veniva al Viola Park, ci caricava. Per me è diventato come un fratello minore. Se non tornerà a giocare, avrà sempre un posto nel mio staff”.

La rinascita di Moise Kean

Uno dei capitoli più esaltanti della sua esperienza viola è stato il rilancio di Moise Kean, autore di 25 gol nella stagione 2024-25. “Con lui avevo una scommessa fissata a quota 15 reti: l’ha vinta lui. Lo volevo già a Monza e fu il primo nome che feci quando arrivai a Firenze. Tra noi è scattata una scintilla”.

Monza, Galliani e il rapporto speciale

Il tecnico non dimentica gli inizi in Serie A: “Resto legato al primo anno a Monza, ma fare 65 punti a Firenze è stato più difficile. In due sessioni cambiò quasi tutta la rosa”.

Poi il pensiero va ad Adriano Galliani: “Devo molto a lui e a Berlusconi. Con Galliani mi trovavo su tutto: dal lavoro quotidiano al mercato. Altrove non funzionava così”.

Palladino oggi e il futuro

Dopo l’addio, Palladino si è preso del tempo per sé: “Studio l’inglese, vado allo stadio e con il mio staff analizzo tutte le partite di Serie A. Dobbiamo tenerci pronti”.

Sui giovani che l’hanno colpito: “Uno del Verona. Lo volevo già a gennaio, ma la società ha fatto altre scelte”.

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