Cagliarinews24
·11 de outubro de 2025
Paolino: «Il Cagliari di Pisacane mi diverte più di quello di Nicola! Ecco cosa ne penso di Belotti e Borrelli»

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·11 de outubro de 2025
Raffaele Paolino ha parlato per NotizieSportive.net di diversi argomenti riguardanti l’attualità della società isolana. L’ex giocatore del Cagliari, in rossoblù nel biennio 1989-91 con Claudio Raneri in panchina, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla squadra di Fabio Pisacane. Tra i vari temi toccati la possibilità per Gennaro Borrelli, l’infortunio rimediato da Andrea Belotti e non solo. Le sue parole:
CAGLIARI DI NICOLA E DI PISACANE – «Quello di Nicola andava in trasferte a fare le barricate, e certamente non era una di quelle squadre che ti divertiva. Questo Cagliari è differente. Gioca sempre per provare a fare risultato, è coraggioso. Pisacane gli ha dato una mentalità differente rispetto al recente passato. A me piace molto, finalmente si vede una squadra propositiva».
BELOTTI E BORRELLI – «Onestamente credevo che Belotti fosse un calciatore finito, invece mi ha smentito. Aveva iniziato molto bene; peccato per il bruttissimo infortunio. Borrelli ha un fisico impressionante, è giovane e credo possa esplodere in maniera definitiva. Calciomercato? È presto per dirlo. Sicuramente dopo il grave infortunio di Belotti, sarà necessario acquistare una punta. Due per affrontare la stagione, sono obiettivamente poche».
RICORDI DEL SANT’ELIA – «Lo stadio oggi è fondamentale, incassi e operatività dell’impianto sono fondamentali per reggere i costi che orbitano attorno ad un club moderno. Del Sant’Elia ho ricordi da brividi. Cito un Cagliari-Pescara con mio gol di testa e conseguente invasione di campo. Cagliari contro Torino o Triestina».
MIGLIORI GIOCATORI DEL CAGLIARI – «Io dico Mina, leader del reparto difensivo, Esposito, che spero esploda definitivamente e Borrelli».
MIGLIORI COMPAGNI E/O AVVERSARI – «Ho giocato con diversi calciatori forti, ma credo che nessuno fosse al livello di Enzo Francescoli. Una classe immensa, il primo ad arrivare e l’ultimo a lasciare il campo di allenamento. Un esempio per tutti, un campione a 360 gradi. Avversari? nomino Maradona e poi Van Basten, sono stati dei calciatori di un’altra categoria».
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