Paolo Esposito: «Scuffet? Un privilegio per lui far parte della squadra che lotta per lo scudetto, magari a giugno…» | OneFootball

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Inter News 24

·10 de janeiro de 2025

Paolo Esposito: «Scuffet? Un privilegio per lui far parte della squadra che lotta per lo scudetto, magari a giugno…»

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Paolo Esposito: «Scuffet? Un privilegio per lui far parte della squadra che lotta per lo scudetto, magari a giugno…». Il pensiero del giornalista

Intervistato in esclusiva da CagliariNews24, il giornalista sportivo Paolo Esposito ha voluto dire la sua sulla prima mossa operata sul mercato dal Napoli. La squadra di Conte, che si sta contendendo lo scudetto con Inter e Atalanta, ha scambiato Caprile, trasferitosi al Cagliari, con Scuffet, che ha fatto il percorso inverso.

SUL PASSAGGIO DI SCUFFET AL NAPOLI – «Scuffet a Napoli incontrerà nuovamente l’altro friulano Meret con cui è stato insieme all’Udinese. Si accontenterà di fare il dodicesimo al Napoli, per lui sarà un privilegio far parte della squadra che lotta per lo scudetto e magari verrà acquistato a giugno a titolo definitivo. E’ un bravo ragazzo ed è stato accolto con calore dal Presidente De Laurentiis. E’ stata un’operazione proficua per il Cagliari ma anche per il Napoli che in panchina avrà un secondo portiere esperto».


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SULLA STAGIONE DEL CAGLIARI – «Il Cagliari si salverà anche quest’anno ma credo che i tifosi sardi e rossoblù meritino una squadra che, visto il passato blasonato dei tempi di Riva che nessuno potrà mai cancellare, stia nella parte sinistra della classifica e non soffrire per salvarsi sempre alle ultime giornate. Cagliari rappresenta la Sardegna non è un piccolo club di provincia. Io inviterei il Presidente Giulini, dopo tanti anni, a pensare di passare la mano pensando di mettere in vendita la società con qualche gruppo più facoltoso, magari americano, che potrebbe acquistare per pensare di portare il Cagliari a lottare per l’Europa. Il Cagliari non è, con tutto il rispetto, il Cesena o la Cremonese, Cagliari è capoluogo di regione e rappresenta una regione non può stare allo stesso posto delle squadre provinciali».

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