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·08 de junho de 2025

Pescara, è Serie B: la Ternana cede ai rigori. E Baldini punge l’Italia

Imagem do artigo:Pescara, è Serie B: la Ternana cede ai rigori. E Baldini punge l’Italia

Dopo quattro stagioni, il Pescara torna in Serie B. Lo fa al termine di una sfida al cardiopalma contro la Ternana, vinta ai rigori dopo 120 minuti di battaglia vera.

Pescara, è Serie B: la Ternana cede ai rigori. E Baldini punge l’Italia

L’uomo copertina è senza dubbio Alessandro Plizzari, protagonista assoluto di una serata che resterà impressa nella memoria dei tifosi biancazzurri.


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Durante i tempi regolamentari, il portiere respinge tre nitide occasioni degli umbri. Poi, nei supplementari, con il punteggio sull’1-1 (grazie al gol di De Boer per la Ternana), compie un autentico miracolo su un tiro a colpo sicuro di Damiani. In quella circostanza si infortuna a un polpaccio, ma con il Pescara ridotto in dieci uomini per l’espulsione di Dagasso e con le sostituzioni esaurite, decide di restare tra i pali, stringendo i denti.

Il resto è storia. Ai calci di rigore Plizzari neutralizza ben tre tiri dal dischetto (Ferrante, Casasola e Donnarumma), regalando ai suoi la promozione. La Ternana, che aveva chiuso i 90 minuti in vantaggio, si arrende nel momento decisivo.

Baldini-show: “Questa è una vittoria contro l’ipocrisia del calcio”

Nel post-partita, Silvio Baldini non si trattiene. La sua intervista diventa immediatamente virale. Il tecnico del Pescara si toglie più di un sassolino dalla scarpa, rivendicando il percorso compiuto e attaccando apertamente una parte del sistema calcistico italiano.

“Un grazie ai sapientoni che suggerivano al presidente di mandarmi via – dice – perché sono una testa calda, perché non so gestire un gruppo. Questa vittoria è per i miei ragazzi e contro chi ci ha remato contro, dentro e fuori”.

Poi lo sfogo si allarga alla Nazionale, reduce da una pesante sconfitta con la Norvegia: “Il problema non è Spalletti. Il vero problema è che abbiamo perso il senso di cosa significhi rappresentare la maglia azzurra. La Nazionale era quella dell’82, quella dei valori, del sacrificio. Ora si cresce senza sapere più cosa sia la bandiera italiana. E finché sarà così, andranno avanti solo i soliti furbi”.

Infine, un pensiero ai suoi uomini: “Questi ragazzi facevano tre doppie sedute a settimana. Ci ridevano dietro, anche certi procuratori. Ma so cosa hanno fatto, e oggi la verità è venuta a galla”.

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