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·21 de abril de 2025
Piccinini punge Conte: “Chiagne e fotte. Il suo Napoli non è una società derelitta”

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Sandro Piccinini non usa mezzi termini. Nella sua rubrica su Repubblica, “La sciabolata”, il celebre giornalista sportivo ha criticato duramente le ultime uscite di Antonio Conte, leader della classifica con il suo Napoli, ma protagonista di dichiarazioni che – secondo Piccinini – sanno di vittimismo ingiustificato.
“Conte? Chiagne e fotte” Piccinini parte da un’espressione tipicamente partenopea:
“A Napoli c’è un modo meraviglioso per descrivere chi si lamenta anche quando tutto va bene: chiagne e fotte. È la fotografia perfetta di Conte in questo momento. Dice di trovarsi benissimo, guadagna tanto, è in testa alla classifica… ma c’è sempre qualcosa che non va.”
Il caso Kvaratskhelia e le “lamentele” di Conte Il riferimento è chiaro: Conte ha espresso disappunto per la cessione del georgiano a gennaio. Ma per Piccinini, quella critica è fuori luogo:
“Era il caso di perderlo a zero? No. E 15-16 milioni per il rinnovo non li può permettere nessuna squadra italiana, tantomeno il Napoli. Eppure la società ha saputo rimediare, investendo 150 milioni e portando giocatori come Lukaku, McTominay, Neres e Buongiorno. Non proprio il mercato di una società in ginocchio.”
“Miracolo? No, solo buon lavoro” Secondo Piccinini, Conte sta facendo un buon lavoro, ma niente di miracoloso:
“Non è re Mida. È un allenatore bravissimo, ma non può far passare tutto come opera sua. Se è lì, è anche perché la società ha costruito le condizioni per esserci. È ingeneroso descrivere il Napoli come una squadra da salvezza.”
“Così sembra una squadra di passaggio… anche per lui” Critico anche il passaggio di Conte sulla “mentalità” del club:
“Ha detto che il Napoli non deve essere una società di passaggio per i giocatori, ma così come parla sembra lo sia per lui. E poi i terreni di Castel Volturno? Anche lo Scudetto di Spalletti è nato lì. Forse certi giudizi sono stati troppo affrettati.”
La stoccata finale: “Vuole sempre uscirne pulito” Infine, Piccinini inchioda la filosofia comunicativa di Conte:
“Il suo motto è: se vinco, è merito mio; se perdo, è colpa di qualcun altro. Lo conosciamo. Vuole essere il protagonista assoluto, anche a livello mediatico.”
“Tifosi? Esigenti come tutti” E sul riferimento del tecnico ai tifosi partenopei:
“Ha detto che non sono solo pizza e mandolino, che vogliono vincere e diventano cattivi se non ci riescono. Ma che significa? I criminali violenti ci sono ovunque, come visto a Roma la scorsa settimana. I tifosi del Milan e della Juve non mi sono sembrati contenti nemmeno loro. Un’uscita evitabile.”
Il consiglio di Piccinini: “Per farsi perdonare? O chiede scusa, o vince lo scudetto” E chiude con un messaggio diretto:
“Se vuole riportare tutto sul giusto binario, ha due strade: chiedere scusa o vincere lo Scudetto.”
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