Pippo Inzaghi: «Sono convinto che a Palermo costruirò qualcosa di importante. Il Barbera mi esalta e Simone mi chiama» | OneFootball

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·11 de outubro de 2025

Pippo Inzaghi: «Sono convinto che a Palermo costruirò qualcosa di importante. Il Barbera mi esalta e Simone mi chiama»

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Pippo Inzaghi: «Sono convinto che a Palermo costruirò qualcosa di importante. Il Barbera mi esalta e Simone mi chiama». Parla il tecnico

Il Palermo è il grande favorito della Serie B per ambizioni, entusiasmo dell’ambiente e potenzialità della rosa. Approfittando della sosta per le nazionali, Pippo Inzaghi fa il punto della situazione con Tuttosport.

L’AFFETTO DEI TIFOSI – «Quell’accoglienza rimarrà per sempre nella mia testa e nel mio cuore. Ma sono convinto che sia stata utile per fare scattare una scintilla alla squadra, soprattutto a chi c’era l’anno scorso».


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IMBATTUTO DOPO 7 GARE – «Sì, speravo si potesse partire così. La strada è ancora lunga, ma la squadra sta acquisendo credibilità. Se al primo giorno di ritiro mi avessero detto che avrei fatto questo percorso, sarei stato felice».

PER TUTTI É IL FAVORITO – «Noi sappiamo quello che vogliamo, ma l’obiettivo passa dal campo. Non si costruisce tutto dall’oggi al domani, ci vorranno tempo e lavoro. Sono convinto, però, che a Palermo costruirò qualcosa di molto importante perché non mi manca nulla, a cominciare dalla società che è attrezzata per palcoscenici di versi. Quando è così, di solito riesco a lavorare bene».

IL MODENA IN TESTA – «Non mi sorprende che il Modena sia lassù. Ho giocato con Sottil, so quanto vale come allenatore e come valorizza i giocatori. In più hanno fatto un mercato intelligente con gente di categoria. Il Modena può fare come il mio Pisa l’anno scorso, per cui aspettiamoci una partita tosta».

L’ASSENZA DI BANI – «È insostituibile e speriamo di recuperarlo prima possibile. Detto questo, con lo Spezia abbia mo dimostrato di potere reggere anche senza lui e Ceccaroni che sono i nostri leader. Dietro ci sono anche Peda, Veroli, Be reszynski. Insomma, mi sento tranquillo».

IL PALERMO TIRA TANTO MA NON SEGNA MOLTO – «Mi preoccuperei se non ci fosse quel dato sui tiri. A parte col Venezia, siamo sempre andati 15-20 volte alla conclusione. Abbiamo preso anche pali e traverse. Ecco perché non posso esse re preoccupato. Anche Brunori tornerà a segnare».

127MILA SPETTATORI IN 4 GARE – «Sono numeri straordinari e ne siamo fieri. Da avversario il Barbera era sempre uno stadio complicato, da allenatore del Palermo mi esalta. Non voglio sentire parlare di pressioni, giocare in uno stadio così deve essere divertimento».

LA CITTA’ – «Bellissima come la immaginavo quando venivo a giocarci. Ho deciso di vivere in centro perché mi piace il contatto con la gente. Io mi nutro delle persone. Quando ho un momento complicato, mi basta andare in mezzo alla gente. Mi circondano d’affetto e le preoccupazioni svaniscono».

IL FRATELLO SIMONE – «Ci segue sempre anche dall’A rabia, è il primo a telefonarmi dopo ogni partita. È contento che io sia qui e so anche cosa si augura. Spero di rendere felice lui e anche tutti i tifosi».

JUVE E MILAN LOTTERANNO PER LO SCUDETTO – «Devono lottare per quello che rappresentano e per i tifosi che hanno. Però sì, con il Napoli, l’Inter e anche la Roma. Penso che sarà un campionato equilibrato. È chiaro che il Milan, non avendo la Champions, può avere il vantaggio che ha avuto il Napoli l’anno scorso. Sono curioso di vedere come andrà a finire».

GATTUSO – «Rino è una garanzia. Lo conosco da sempre, da allenatore è uguale a quando giocava. L’Italia aveva bisogno di uno come lui, la squadra darà sempre il 100%».

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