Piras: «Credo che il Cagliari possa salvarsi con qualche affanno in meno! Pisacane? Dico questo» | OneFootball

Gigi Piras, ex giocatore del Cagliari, ha rilasciato un’intervista che verte sul momento attuale dei rossoblù! Le dichiarazioni

Prosegue il countdown in vista della prossima partita di Serie A per il Cagliari, che sabato 22 novembre alle 15 ospiterà il Genoa all’Unipol Domus. Nel frattempo, l’ex giocatore rossoblù Gigi Piras ha rilasciato un’intervista ai taccuini de Il Corriere dello Sport, in cui ha condiviso le sue opinioni sull’attualità della squadra!

Il punto di vista di Gigi Piras

Piras ha discusso vari temi legati alla situazione attuale del club isolano, analizzando il rendimento della squadra e le sfide che attendono i rossoblù. Il suo contributo rappresenta un’importante riflessione sulle dinamiche che caratterizzano il momento, appunto, del Cagliari. Vi riportiamo le dichiarazioni di seguito:

INFORTUNIO BELOTTI – «Fossi al posto di Giulini, inizierei a guardarmi intorno per cercare di prendere un centravanti a gennaio. L’infortunio di Belotti è stato una mazzata, al momento, nella rosa del Cagliari non c’è uno che possa sostituirlo per caratteristiche e capacità realizzative».

CAGLIARI – «Ne sono convinto. Credo che quest’anno il Cagliari possa salvarsi con qualche affanno in meno rispetto alle ultime stagioni. Ma la resa dei conti sarà nel girone di ritorno, quando i punti peseranno come macigni. Metterne molti nel carniere adesso significa arrivare al rush finale con più tranquillità, ma non dà la certezza della salvezza, ricordiamo l’Empoli dello scorso anno, retrocesso dopo un girone d’andata eccellente».

CAGLIARI-GENOA – «Mi piacerebbe vedere un gioco un po’ più spregiudicato, magari con l’inserimento di due ali come Felici e Luvumbo, capaci di saltare l’uomo e dotati di ottima corsa».

PISACANE – «La società gli ha chiesto di valorizzare i giovani e Fabio sta percorrendo questa strada con idee e coraggio. Certo, a volte le sue scelte ci hanno sorpreso ma non dimentichiamo che lui vede i giocatori ogni giorno, ne conosce stato di forma e psico logico e quello che a noi appare strano, per lui è normale. Ha le capacità per condurre la nave in porto».

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