Pisa Juve, la mossa di Spalletti all’ora di gioco per scuotere i suoi: doppio cambio e arretramento di Koopmeiners | OneFootball

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·27 de dezembro de 2025

Pisa Juve, la mossa di Spalletti all’ora di gioco per scuotere i suoi: doppio cambio e arretramento di Koopmeiners

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Pisa Juve, rivoluzione tattica al 60′: Spalletti inserisce Zhegrova e David per Openda e Locatelli, abbassando l’olandese in regia per vincere

All’Arena Garibaldi scocca l’ora di gioco e la partita vive il suo momento di svolta tattica più significativo e rischioso. Luciano Spalletti, evidentemente non soddisfatto dell’andamento della gara o semplicemente desideroso di spezzare l’equilibrio contro un Pisa roccioso e ben organizzato, decide di intervenire pesantemente dalla panchina con una doppia sostituzione che modifica radicalmente il DNA della sua squadra. Al minuto 60, il tecnico di Certaldo richiama in panchina Manuel Locatelli e Lois Openda. Se l’uscita dell’attaccante belga sancisce la fine di una prestazione forse meno brillante delle attese dopo aver vinto il ballottaggio della vigilia, quella del centrocampista azzurro apre scenari tattici inediti e coraggiosi.

Sul terreno di gioco fanno il loro ingresso Edon Zhegrova e Jonathan David. L’entrata del canadese offre un riferimento centrale diverso, capace di legare il gioco e dialogare nello stretto con maggiore fisicità, mentre l’esterno kosovaro porta in dote quella dose di imprevedibilità e dribbling fulminanti necessari per scardinare le fasce laterali toscane. Ma la vera alchimia di Spalletti si consuma in mezzo al campo: Teun Koopmeiners cambia ruolo in corsa. L’olandese, partito trequartista, viene abbassato sulla linea dei mediani, prendendo le chiavi della regia.


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Spalletti disegna così una Juventus a trazione anteriore, chiedendo a Koopmeiners di sacrificarsi in fase di interdizione ma, soprattutto, di sfruttare il suo lancio millimetrico partendo da dietro per innescare le nuove frecce offensive. Con Yildiz, Zhegrova e David contemporaneamente in campo, la potenza di fuoco aumenta drasticamente. È un rischio calcolato ma evidente: togliendo un metronomo difensivo come Locatelli, la squadra perde un filtro naturale davanti alla difesa, esponendosi potenzialmente alle ripartenze nerazzurre, ma guadagna una qualità tecnica devastante. La mossa dell’allenatore è un chiaro messaggio ai suoi ragazzi: bisogna vincere, osando e mettendo alle corde l’avversario con la superiorità tecnica, anche a costo di sbilanciarsi pericolosamente.

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