😵 Pohjanpalo sulla trattativa Venezia-Palermo: “L’esultanza contro il Parma un gesto spontaneo. Dai rosanero offerta irresistibile per il mio futuro” | OneFootball

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·08 de outubro de 2025

😵 Pohjanpalo sulla trattativa Venezia-Palermo: “L’esultanza contro il Parma un gesto spontaneo. Dai rosanero offerta irresistibile per il mio futuro”

Imagem do artigo:😵 Pohjanpalo sulla trattativa Venezia-Palermo: “L’esultanza contro il Parma un gesto spontaneo. Dai rosanero offerta irresistibile per il mio futuro”

Joel Pohjanpalo, diventato ormai il punto fermo del Palermo di Inzaghi, è tornato a parlare dellaa separazione dello scorso anno con il Venezia.


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Scritte nella sua biografia, riprendiamo le sue considerazioni da Il Gazzettino di Venezia:

Esultanza in maglia Venezia contro il Parma – “Quello è stato un gesto – come riportato nel libro – fatto in maniera spontanea, non alludeva a nulla di particolare” Le voci sulla possibile cessione al Palermo iniziarono il giorno dopo “La mia esultanza contro il Parma rese le cose difficili. Per questo in Italia si pensò che la trattativa con il Palermo era iniziata già da qualche giorno. In realtà in quel momento non avevo ricevuto nessuna offerta ufficiale, né pensavo che sarei andato a giocare nel Palermo. Chiamai il mio agente e gli chiesi come fosse possibile che la notizia era già sui giornali. In quel momento non c’era un’offerta ufficiale né un’offerta da valutare“.

Trattativa – “Parlai con il mio agente e gli dissi che non serviva mandare una controproposta. Dissi al mio agente che dal punto di vista economico l’offerta doveva essere migliore (rispetto a quanto percepiva al Venezia, ndr) e che la durata del contratto doveva essere di quattro anni e mezzo senza alcuna opzione. Questo fu comunicato al Palermo“.

Telefonata – “Al mio agente fu comunicato che avrei potuto chiedere tutto quello che volevo e loro avrebbero pagato. Non proprio in modo diretto, ma leggendo tra le righe il messaggio era quello. A quel punto la situazione cominciò a sembrare davvero possibile“.

Trattativa Palermo-Venezia – “La prima offerta del Palermo per me fu di tre milioni di euro, bonus inclusi. Ben lontana dalla cifra della clausola. Dissi al club che non avrei esercitato alcuna pressione per essere ceduto e che sarei rimasto un giocatore del Venezia fino a quando l’intesa non sarebbe arrivata. Nonostante avessi già accettato l’offerta del Palermo. Dissi loro che avrei accettato il trasferimento solo se tra i due club ci fosse piena intesa sulle cifre del riscatto. Oltre a specificare che, da capitano, era mio dovere far si che la trattativa non influenzasse il lavoro del gruppo sul campo. Comunicai al Palermo che fino a quando la trattativa non sarebbe stata ufficiale, sarei rimasto pienamente un calciatore del Venezia. Cosa che dissi anche all’allenatore del Venezia“.

A margine di qualche ripensamento sul trasferimento, con possibilità di rimanere a Venezia, Pohjanpalo ha poi dichiarato: “Ho parlato dell’offerta ricevuta al presidente del Venezia, spiegandogli quanto importante fosse un contratto del genere per un giocatore della mia età. Lui mi disse che non c’era alcune possibilità di pareggiare quell’offerta e che mi augurava di poter scrivere una nuova pagina della mia storia. L’ultima offerta del Palermo al Venezia è stata di 4,75 milioni di euro. Io e il mio agente rinunciammo a diverse centinaia di migliaia di euro di bonus e il Venezia ci è venuto incontro. La trattativa si è chiusa a 4,75 milioni di euro“.

Sul video di saluto già pronto da pubblicare – “Era anche sul mio telefono – riporta sempre nel libro – ma prima che il club lo pubblicasse, il direttore sportivo del Venezia ha dato ordine di non farlo. Lo stesso valeva per me. Avrei potuto farlo ugualmente, ma ho deciso di non farlo. Ho trovato quella decisione irrispettosa. Nel video c’erano i miei momenti più belli con il Venezia, comprese alcune statistiche. Mi sarebbe piaciuto vederlo pubblicato. L’ho mandato anche al presidente, spiegandogli l’accaduto. Disse che non ne sapeva niente e che avrebbe parlato con il ds. A quel punto, però, era troppo tardi per pubblicarlo“.

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