OneFootball
·01 de julho de 2025
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
·01 de julho de 2025
Lautaro Martinez tuona. Dopo il ko contro il Fluminense e la conseguente eliminazione dal Mondiale per Club, il capitano dell'Inter ha voluto togliersi qualche sassolino: "Indossiamo una grande maglia, vogliamo vincere. Chi non vuole restare, vada via".
Nessun destinatario preciso, anche se poi a Dazn il presidente Marotta ha lanciato la bomba: "Lautaro? Parole da capitano. Immagino si riferisse a Çalhanoglu, con il quale parleremo. L'opinione di Lautaro rispecchia quella della società".
La serata, quindi, è stata densa, ma forse la mattinata di oggi lo è ancor di più. Prima la storia Instagram della moglie di Çalhanoglu, poi la risposta del giocatore stesso, arrivata poco prima di pranzo con un comunicato durissimo. Il clima, insomma, è rovente.
Con la risposta social e le parole di Marotta, ormai non ci sono più dubbi sul fatto che Çalha fosse il primo interessato dalle parole di Lautaro. Non è un segreto, l'ex Milan è il grande sogno del Galatasaray e - da quanto filtra - l'interesse è reciproco. Già pronto un contratto ricchissimo, si parla di 10 milioni di euro netti a stagione. Il problema, allora, è la distanza tra l'offerta del club di Istanbul (15 milioni) e la richiesta dei nerazzurri (25/30).
Con la cessione del proprio play, l'Inter dovrebbe andare alla ricerca di un sostituto e la sensazione è che non sarà facile se - come pare - gli obiettivi stanno firmando altrove (Ricci-Milan) o sono carissimi (Rovella, per cui Lotito pare chieda i 50 milioni della clausola).
Ma Çalha difficilmente è l'unico a cui si riferiva il Toro. Dal mal di pancia di Frattesi a gennaio, a un Thuram da 5 gol in tutto il 2025: i possibili destinatari sono facilmente individuabili.
Spunta, infatti, un like che aumenterà la discordia. Tikus ha espresso il suo gradimento per il post del centrocampista turco. Gesto che farà discutere tantissimo, sia dentro che fuori lo spogliatoio.
Lautaro ha fatto il suo, parlando da capitano e mandando un segnale forte al club, che ora deve rispondere. Come? Dando una rinfrescata alla rosa, ad esempio. Un grande allenatore come Pep Guardiola qualche tempo fa aveva ammesso in un'intervista di aver più volte ceduto giocatori non perché fuori dal suo progetto, ma perché la rosa necessitava di gente nuova, giocatori che avessero fame di vincere.
📸 Buda Mendes - 2025 Getty Images
Ecco, forse da questo si potrebbe partire. Dei nuovi arrivati, per ora l'unico che sembra possa davvero prendersi una titolarità più o meno fissa è Sucic, anche se non sarà facile togliere il posto a Mkhitaryan. Rimandato Luis Henrique, mentre Bonny è stato preso come valida alternativa alla TuLa, non certo per fare il primo violino.
Qualche altra pedina, dunque, potrebbe aiutare anche la vecchia guardia a ritrovare motivazioni e soprattutto energie positive, ovvero ciò che questo terribile finale di stagione ha spazzato via.
Prima di tutto, comunque, il lavoro che dovrà fare Chivu è mentale e la prova la si sta avendo proprio in queste ore. Dalla finale di Monaco e il conseguente addio di Inzaghi, qualcosa sembra essersi rotto. Le vacanze metteranno una toppa e ricaricheranno le batterie, ma la sensazione è che serva l'intervento della società per riportare il sereno in un gruppo che - giusto ricordarlo - fino ad aprile era comunque in lotta su tutti i fronti.
📸 Buda Mendes - 2025 Getty Images