Portogallo Ungheria, Vitinha: «Prima del Mondiale sarebbe bene affrontare squadre non europee. Non mi piace parlare di…» | OneFootball

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·13 de outubro de 2025

Portogallo Ungheria, Vitinha: «Prima del Mondiale sarebbe bene affrontare squadre non europee. Non mi piace parlare di…»

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Portogallo Ungheria, le parole del centrocampista del Psg Vitinha: «Prima del Mondiale sarebbe bene affrontare squadre non europee»

Il Portogallo ha subito eliminazioni dolorose in tempi recenti: nel 2022 per mano del Marocco e nel 2018 per opera dell’Uruguay. Alla luce di questi precedenti, si è aperta una riflessione sulla preparazione della Nazionale e sulla possibilità di affrontare amichevoli con squadre sudamericane del calibro di Argentina o Brasile e ne ha parlato Vitinha prima di Portogallo-Ungheria, in programma domani sera alle 20,45.

«È un’ottima domanda. In mezzo a così tante partite, non so come sia il calendario. Non so se sarà possibile, ma sarebbe un’ottima opzione, qualcosa da considerare con interesse. Trascorriamo gran parte del tempo a giocare contro Nazionali europee. Mi piacerebbe affrontare squadre di altri continenti, e sarebbe diverso». Questa apertura evidenzia una volontà di diversificare gli avversari, probabilmente per abituarsi a stili di gioco differenti e a pressioni internazionali più variegate, utili per un percorso mondiale.


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Le lodi di Zidane e l’autoanalisiDopo i recenti elogi ricevuti da un’icona del calibro di Zidane, il centrocampista del Psg è stato sollecitato a esprimere una propria autovalutazione sui punti di forza e sugli aspetti da migliorare nel suo gioco. La risposta è un mix di umiltà e consapevolezza: «Non mi piace molto parlare di ciò che faccio bene, anzi parlo più di ciò che faccio male e non ho problemi in questo. In ciò che non faccio così bene, sento che sul piano difensivo posso migliorare. Non è affatto una delle mie caratteristiche più forti. Non dico “dare di più” perché do il massimo, ma posso migliorare. Anche nei duelli, con la palla. Dei punti di forza non mi piace parlare, è chiaro alle persone cosa faccio meglio…».

Questa dichiarazione offre uno spaccato interessante sulla mentalità del giocatore. Riconoscere le proprie lacune, in particolare nel piano difensivo e nei duelli, dimostra una chiara volontà di crescita e perfezionamento. L’enfasi sul “dare il massimo” evidenzia l’impegno costante, ma la distinzione tra impegno e miglioramento tecnico-tattico è fondamentale.

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