Juventusnews24
·03 de outubro de 2025
Rabiot è un rimpianto per la Juve? L’ex capitano torna allo Stadium da avversario con il Milan: svelato il clamoroso retroscena sul divorzio del francese con i bianconeri

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·03 de outubro de 2025
Una sfida nella sfida, un incrocio che sa di rimpianto. La partita di domenica sera tra Juventus e Milan non sarà speciale solo per il ritorno di Massimiliano Allegri a Torino, ma anche per quello di Adrien Rabiot. Il centrocampista francese, oggi pilastro del centrocampo rossonero, torna da “temibile ex” in quello che sarebbe potuto essere ancora il suo stadio. Come ricostruito oggi da Tuttosport, il suo addio ai bianconeri è una storia di “milioni di rimpianti”.
Il divorzio si è consumato nell’estate del 2024, quando il contratto del francese è scaduto. Secondo il quotidiano, il motivo fu semplice e amaro: “non ci fu mai un’offerta della Juve”. La dirigenza di allora, infatti, aveva altre priorità e stava concentrando tutti i suoi sforzi sull’acquisto di Teun Koopmeiners.
Anche l’allora tecnico bianconero, Thiago Motta, diede il suo benestare al rinnovo solo in un secondo momento, “ma troppo tardi”. La trattativa non è mai realmente decollata, spingendo di fatto Rabiot, che oggi “sarebbe il capitano” della Juventus, a lasciare Torino a parametro zero, accasandosi prima al Marsiglia.
Quell’addio a costo zero si è trasformato, un anno dopo, in un’occasione d’oro per il Milan. Il DS rossonero, Igli Tare, ha orchestrato un colpo di mercato eccezionale, riportando in Italia un giocatore di caratura internazionale e facendolo “riabbracciare con il tecnico-papà Max Allegri”.
Nel 3-5-2 del Diavolo, Rabiot, centrocampista francese classe 1995, è diventato un elemento insostituibile. Al fianco di Luka Modrić, forma una coppia di centrocampo che unisce fisico, qualità ed esperienza, ed è uno dei segreti della solidità della squadra che guida la classifica.
Il suo ritorno all’Allianz Stadium da avversario è la fotografia di un errore di valutazione che la Juve sta pagando a caro prezzo. La sfida di domenica non sarà solo una battaglia per lo Scudetto, ma anche il confronto diretto con un passato che, per i colori bianconeri, ha il sapore del grande rimpianto.
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