Lazionews24
·25 de agosto de 2025
Rambaudi sicuro: «Sconfitta? Lazio prevedibile e bisognerà reagire in quella maniera»

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·25 de agosto de 2025
Dopo la deludente sconfitta della Lazio nella prima trasferta stagionale sul campo del Como, è arrivata l’analisi puntuale – e non priva di critiche – di Roberto Rambaudi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei, l’ex calciatore biancoceleste ha espresso le sue considerazioni sulla prestazione della squadra allenata da Maurizio Sarri.
Le parole di Rambaudi su Como-Lazio
«I risultati non ci devono condizionare» – ha esordito Rambaudi – «purtroppo qui si tende ad analizzare troppo i risultati del pre-campionato, che in realtà non sono mai davvero indicativi. I calciatori del Como ieri sono stati più forti, ma non sono più bravi. Questo significa che qualcosa deve cambiare: la Lazio, così com’è, è troppo prevedibile».
Secondo Rambaudi, la differenza rispetto alle scorse stagioni è evidente: «Negli anni precedenti, con Sarri in panchina, c’erano giocatori in grado di cambiare le partite. Ora questa imprevedibilità sembra venuta meno. E attenzione: non si possono scaricare tutte le colpe sul mercato. A mio avviso, i giocatori ci sono, ma va trovata una soluzione tattica diversa. Non si può continuare a sperare che l’avversario non segni, bisogna diventare protagonisti. La responsabilità è condivisa, ma il capitano della nave – Sarri – ha il dovere di riorganizzare l’equipaggio. Così i giocatori risultano troppo leggibili dagli avversari».
Un passaggio anche sui portieri, con un accenno al possibile ballottaggio: «Provedel? Mi aspettavo una gara così. Sul gol non credo abbia colpe particolari. Mandas è un buon portiere, ma ha bisogno di un contesto più sereno. Se lo metti sotto pressione in un momento così, può andare in difficoltà».
La critica principale di Rambaudi è chiara: la Lazio ha bisogno di un cambio di rotta, soprattutto sotto il profilo dell’identità di gioco. Il Como ha approfittato di una squadra apparsa scarica e poco lucida, ma per l’ex biancoceleste i valori tecnici non mancano. È questione di idee, di soluzioni e di mentalità.
Il messaggio finale suona come un campanello d’allarme in vista delle prossime sfide: «Serve una scossa immediata, altrimenti il rischio è quello di rivedere gli stessi limiti per tutta la stagione».
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