Calcionews24
·23 de outubro de 2025
Rapid Vienna Fiorentina, Pioli nel post gara: «Oggi puntavamo sull’essere una squadra determinata. E ho avuto belle risposte. A Dzeko dico questo»

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·23 de outubro de 2025

Dopo le due battute d’arresto in Serie A contro Roma e Milan, la Fiorentina di Stefano Pioli ritrova il sorriso in Europa. I viola hanno superato il Rapid Vienna con un prezioso 1-0, rilanciando così il proprio cammino in Conference League.
A decidere la sfida sono stati i gol di Ndour, Džeko e Gudmundsson, che permettono alla squadra gigliata di restare a punteggio pieno e in vetta al girone dopo due giornate della League Phase.
Al termine della partita, Pioli ha analizzato la prestazione ai microfoni di Sky Sport e in conferenza stampa, sottolineando l’importanza della reazione della squadra dopo le difficoltà in campionato e la necessità di dare continuità ai risultati anche nelle prossime uscite.
PAROLE – «Conferma dei passi avanti già visti con la Roma? Io credo che da questi momenti si esce puntando sulle situazioni. Oggi puntavamo sull’essere una squadra determinata. E ho avuto belle risposte. Magari dalle prossime faremo altri passi avanti in altre situazioni. Gerarchie? Dipende dai calciatori. C’è sempre chi parte sopra e sotto, ma è tutto in discussione. Ci sono state buone risposte. In Conference abbiamo incontrato buoni avversari ma inferiori al libello del nostro campionato»
DZEKO – «Ha detto che vuole giocare di più? Stiamo cercando di trovare degli equilibri. In questo momento secondo me non possiamo permetterci più di due giocatori offensivi. Dipende dal nostro momento e dal nostro equilibrio. Sa che devo fare delle scelte, lui deve farsi trovare pronto. Le gerarchie possono sempre cambiare, dipende dalle prestazioni e dai risultati»
LAVORO – «Io sono arrivato qua con l’ambizione di alzare il livello, creando aspettative. Questo inizio ha sicuramente scombussolato le cose. Quando ci sono certe situazioni si esce mettendo da parte i momenti complicati, e cercando di evitarli completamente. Il lavoro più importante dell’allenatore è quello psicologico»









































