Calcionews24
·23 de novembro de 2024
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Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, è intervenuto nella consueta conferenza di rito prima del match dei Blancos contro il Leganes. Il tecnico si è soffermato anche sul caso Mbappé.
SQUADRA – «La squadra sta bene, è tornata in forma e non ci sono problemi. Chi è rimasto qui ha lavorato bene. Dobbiamo confermare le buone sensazioni raccolte nell’ultima partita, vogliamo riprendere bene»
SETTORE GIOVANILE – «Non è difficile, è facile scegliere. La mia responsabilità è mettere in campo la migliore squadra possibile. L’ho fatto in ogni partita. I giovani sono una parte importante di questo club e io non voglio dubitare della pianificazione: penso che sia molto buona, è una parte molto importante. Dare loro minuti non è l’obiettivo del club. Affezionarsi alle giovanili è importante, da lì sono usciti tanti giocatori. Un giorno qualcuno potrebbe essere pronto»
MBAPPÉ – «Si è potuto allenare bene, la sua condizione è migliorata. Spero che possa mostrare tutte le sue qualità, che sono tante. Esterno? Kylian non mi ha mai chiesto di essere impiegato in un ruolo specifico, tutti vogliono essere nell’undici titolare. Lui e Vinicius non hanno un ruolo fisso e possono essere cambiati a seconda delle situazioni della partita»
COME STA MBAPPÉ – «Lo vedo felice, tranquillo, non mi sembra che abbia problemi mentali. Sembra troppo brutto speculare su questo. I periodi negativ passano, capita a tutti i grandi attaccanti. Lo vedo motivato, felice di stare con i suoi compagni. Farà una grande partita, sicuramente. La sua qualità è enorme»
BRAHIM DIAZ – «È tornato dall’infortunio e sta molto bene. Ha segnato gol in nazionale, è tornato in condizioni straordinarie. Per noi sarà importante, gioca da esterno, aiuta i centrocampisti. Sarà importante come l’anno scorso e penso che avrà ancora più risalto»
LAVORO MBAPPÉ – «Ha lavorato con gli altri, noi ci siamo concentrati sulla difesa, con Raúl Asencio, Mendy, provando i terzini destri… Non gli insegnerò a giocare da attaccante, può insegnarlo lui a me. Ha bisogno di lavorare per la fase difensiva? Non credo»