Calcio e Finanza
·22 de outubro de 2025
Restyling primo anello, Skybox e stadio green: i piani per il nuovo Maradona

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«Il Comune di Napoli è pronto a mantenere l’impegno preso con la UEFA e la FIGC, ovvero avere il progetto di Fattibilità Tecnico Economica approvato entro giugno 2026. Lo Stadio Maradona è un patrimonio della città e della sua storia: questo progetto lo renderà più moderno, sicuro e sostenibile, pronto ad accogliere eventi internazionali e a restituire ai cittadini uno spazio all’altezza della Napoli che vogliamo costruire».
Così, in una nota, l’Amministrazione comunale di Napoli ha voluto comunicare l’approvazione, da parte della Giunta riunitasi ieri, dei dodici principi che dovranno ispirare la progettazione degli “Interventi di ammodernamento funzionale ed energetico dello Stadio Diego Armando Maradona”.
«La candidatura per EURO 2032 è una sfida che vogliamo cogliere con ambizione e responsabilità, offrendo alla città un impianto all’avanguardia, capace di generare valore sportivo, culturale ed economico. L’intervento sullo Stadio Maradona è uno dei più importanti progetti infrastrutturali della città. Non si tratta solo di adeguare una struttura sportiva, ma di ripensarla in chiave moderna, accessibile e sostenibile. Vogliamo uno stadio che sia all’altezza dei grandi eventi internazionali, ma anche pienamente fruibile dai cittadini, con spazi verdi, servizi innovativi e una forte attenzione all’ambiente», ha spiegato il Comune.
Questi in dettaglio i punti:
Le azioni specifiche prevedono, in particolare, di: riusare ai fini sanitari le acque meteoriche raccolte dalla copertura, da destinare a usi non potabili. In considerazione dell’attuale conformazione della copertura, si stima che possa essere raccolto un volume pari a oltre 25 milioni di litri di acqua meteorica all’anno; realizzare una centrale di produzione di energia solare utilizzando le superfici della copertura, tramite sovrapposizione di pannelli fotovoltaici su tegolini piani e pellicole fotovoltaiche sui tegoli curvi.
È possibile realizzare oltre 27.000 mq di area fotovoltaica con l’attuale copertura; oltre a sviluppare un piano per la eventuale creazione di una CER – Comunità Energetica Rinnovabile; il PFTE deve confrontare la soluzione con generazione di 1 MegaWatt ai fini CER e generazione dell’intera superficie.
Questi, invece, gli ultimi cinque principi:









































