Rigore Vlahovic Pablo Marì, Nerozzi critico: «Chiamata del VAR senza alcuna logica!». Pensiero chiaro del giornalista sul penalty revocato in Fiorentina Juve | OneFootball

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·23 de novembro de 2025

Rigore Vlahovic Pablo Marì, Nerozzi critico: «Chiamata del VAR senza alcuna logica!». Pensiero chiaro del giornalista sul penalty revocato in Fiorentina Juve

Imagem do artigo:Rigore Vlahovic Pablo Marì, Nerozzi critico: «Chiamata del VAR senza alcuna logica!». Pensiero chiaro del giornalista sul penalty revocato in Fiorentina Juve

Rigore Vlahovic Pablo Marì, Nerozzi del Corriere della Sera ha condannato così l’episodio del penalty revocato durante Fiorentina Juve

Il pareggio per 1-1 tra Fiorentina e Juve non spegne le polemiche. Se il campo ha restituito un punto a testa ai tecnici Paolo Vanoli e Luciano Spalletti, la moviola continua a dividere critica e tifosi. L’episodio incriminato è quello avvenuto al 16′ del primo tempo: il calcio di rigore inizialmente concesso dall’arbitro Doveri per fallo su Dusan Vlahovic e successivamente revocato dopo l’intervento del VAR (guidato da Marco Guida).

Su questo episodio, che ha cambiato l’inerzia del primo tempo, si è espresso con durezza il giornalista Massimiliano Nerozzi. Attraverso il suo profilo X, la firma del Corriere della Sera ha contestato non tanto la valutazione finale, quanto la legittimità procedurale dell’intervento tecnologico.


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La dinamica contestata: “Prima trattenuta di Marì”

Secondo la lettura di Nerozzi, la dinamica del contatto tra il difensore viola e l’attaccante bianconero non è univoca come l’ha fatta apparire il monitor. “Prima trattenuta di Pablo Marì su Vlahovic che poi trattiene a sua volta“, ha scritto il giornalista.

L’analisi si concentra sul duello fisico tra Pablo Marì e Dusan Vlahovic. Secondo questa ricostruzione, l’azione inizierebbe con un fallo del difensore, a cui segue la reazione dell’attaccante. Una classica “trattenuta reciproca” da area di rigore.

L’attacco al protocollo: “Valutazione da campo”

Il punto cruciale della critica, però, riguarda l’utilizzo del mezzo tecnologico. Per Nerozzi, contatti di questo tipo rientrano nella sfera di discrezionalità del direttore di gara, l’unico in grado di percepire l’intensità e l’effettivo impedimento in presa diretta. “Contatti che puoi valutare solo dal campo“, ha sentenziato.

Di conseguenza, l’intervento della sala VAR di Lissone viene bocciato senza appello: “Chiamata del Var senza alcuna logica“. Secondo questa tesi, Guida non avrebbe dovuto richiamare Doveri all’On-Field Review, poiché non si trattava di un “chiaro ed evidente errore”, ma di una valutazione di gioco su un duello fisico. Una polemica che riaccende l’eterno dibattito sui confini tra l’occhio dell’arbitro e quello della telecamera.

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