Pagine Romaniste
·16 de novembro de 2025
Roma, è già tempo di rinnovi: Celik, Mancini e Cristante, si tratta

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Il Messaggero (D. Aloisi) – A Trigoria si guarda già avanti. Con il mercato di gennaio alle porte, Massara non sta lavorando solo ai rinforzi ma anche a blindare i giocatori chiave della rosa. Il dossier più urgente riguarda Gianluca Mancini, intenzionato a legarsi alla Roma per il resto della carriera. L’attuale contratto scade nel 2027, ma negli ultimi giorni i contatti per il rinnovo fino al 2030 si sono intensificati: sul tavolo c’è un triennale con opzione per un quarto anno, che lo porterebbe a restare fino ai 35 anni.
Un percorso simile è previsto anche per Bryan Cristante. I primi colloqui sono partiti settimane fa e a breve è attesa un’accelerazione, con un biennale pronto. Ottimi, in questo senso, i rapporti con l’agente Giuseppe Riso, che cura anche gli interessi di Tommaso Baldanzi: per lui, però, il futuro sembra altrove. Sul talento offensivo ci sono Genoa, Udinese e soprattutto il Verona, che al tempo stesso propone due profili graditi a Gasperini: Giovane e Cissé, quest’ultimo ora in prestito al Catanzaro.
Tra i rinnovi in lavorazione c’è anche quello di Zeki Celik. I primi contatti sono partiti per un prolungamento fino al 2029, così da anticipare le attenzioni di Juventus e Milan. Il nodo riguarda l’ingaggio: il turco guadagna 2 milioni netti e chiede un ritocco, ma la Roma può ancora sfruttare il Decreto Crescita, come già fatto con Paredes e Svilar.
Il quadro cambia invece per Pellegrini, Dybala ed El Shaarawy, per i quali al momento non si registrano aperture. Lorenzo, reduce da un’estate passata tra voci di addio, sembra avviarsi verso la sua ultima stagione in giallorosso, a meno che Gasperini non intervenga direttamente. Non ha però intenzione di partire a gennaio, nonostante il forte interesse del Napoli dopo l’infortunio di Anguissa. Dybala, che ieri ha festeggiato 32 anni a Trigoria, sta bene a Roma ma lo stipendio da otto milioni più bonus pesa molto sulla strategia di riduzione del monte ingaggi. Guardando avanti, a giugno 2026 appare difficile immaginare un riscatto per Ferguson, Bailey e Tsimikas, che salvo sorprese lasceranno la Capitale.









































