Calcionews24
·18 de junho de 2025
Sabatini: «Il Napoli sta avviando un ciclo, De Bruyne è un messaggio chiarissimo. Dai nuovi allenatori in Serie A mi aspetto una cosa»

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·18 de junho de 2025
Walter Sabatini ha parlato a La Gazzetta dello Sport della prossima stagione di Serie A, con i tanti cambi di panchina che ci sono stati.
SABATINI SUL NUOVO CALCIO ITALIANO – «E il meglio deve ancora venire. Però un paio di cose le abbiamo già intuite».IL NAPOLI DOMINANTE – «Il Napoli sta avviando un ciclo di medio-lungo termine e sarà complicato tenergli testa. Visto così, viene il sospetto che per un biennio, magari anche un triennio, si vada incontro a un dominio. Era già forte di fatto e lo sta diventando ancora di più».DE BRUYNE È UN SEGNALE – «Se vinci lo scudetto e ti presenti subito con De Bruyne allora stai lanciando un messaggio chiarissimo e preoccupante per la concorrenza. È il calcio visionario di chi sa guardare dove nessuno oserebbe».
IL PROGETTO CONFERMATO – «Se sei, con il Bologna, tra i pochi a non aver cambiato allenatore con cui hai attraversato tutto il torneo, vuol dire che sei dentro un vero progetto. E non è retorica: è sostanza».LA SORPRESA FIORENTINA – «Mi viene la tentazione di sapere cosa sia successo a Firenze, così all’improvviso, con Palladino, dopo aver appena rinnovato il contratto. C’è qualcosa di misterioso».IL DISAGIO DIFFUSO – «Questo turbinio di panchine nasconde un disagio generale, con radici profonde. Non è solo una sensazione».L’ADDIO DI INZAGHI – «Ogni storia ha una fine. Non ho diritto di avanzare ipotesi, ma è la logica delle cose».CHIVU ALL’INTER – «Si è meritato l’Inter. Forse la scelta sembra precoce, ma ha chiuso bene la stagione a Parma senza trasmettere paura. Per me è pronto».ALLEGRI AL MILAN – «È uno che non deve chiedere nulla. Conosce l’ambiente, e chi ha esperienza diretta salta ostacoli che altri dovranno affrontare».GASPERINI A ROMA – «Trigoria non è Zingonia, Roma non è Bergamo. È una città meravigliosa ma “provocatoria”. Servirà tutta la serenità interiore che Gasperini ha».SARRI E LA LAZIO – «Può fare quel che vuole: ogni decisione avrà motivazioni solide. E con Lotito ha già lavorato: un vantaggio notevole».SPALLETTI, L’UOMO FERITO – «L’ho trovato terribilmente addolorato, ferito nell’orgoglio. Sentiva la Nazionale in modo totale. Ma Luciano è uscito da gigante, e so che si rialzerà».SUL MONDIALE – «A Gattuso auguro la fortuna mancata a Spalletti. Il nostro movimento non può permettersi un’altra esclusione».DIRIGENTI E STRUTTURE – «A volte si ha l’impressione che certi club abbiano eliminato la casella dei dirigenti. Ma ci sono eccezioni virtuose: Napoli, Roma con Ranieri, Bologna, Atalanta, anche la Lazio che ha richiamato Sarri».
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