Juventusnews24
·03 de novembro de 2025
Sabatini sarcastico: «Spalletti aveva detto che non avrebbe indossato una tuta diversa da quella del Napoli? Si è messo l’abito»

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·03 de novembro de 2025

Il giornalista Sandro Sabatini, attraverso il suo canale YouTube ufficiale, ha offerto un’interessante e approfondita analisi dell’esordio vincente di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus in Serie A. Secondo Sabatini, l’unione tra il tecnico toscano e il club bianconero è nata da un bisogno reciproco, quasi un destino che ha unito due entità in cerca di riscatto.
«La sensazione è che in un momento di grande difficoltà reciproca la Juventus e Spalletti si siano trovati», ha esordito il giornalista.
Sabatini ha poi sottolineato come il futuro di questa unione, al momento siglata da un contratto a breve termine (8 mesi), sia interamente legato al verdetto del campo: «Se poi sarà un qualcosa che andrà avanti oltre gli 8 mesi di contratto, lo dirà semplicemente la classifica, lo diranno i risultati».
Nel frattempo, la prima uscita ha già mostrato un tecnico ritrovato, tornato nel suo habitat naturale: «Intanto quello che si è visto è che Spalletti è ritornato a fare quello che gli riesce meglio, cioè non l’allenatore della nazionale, ma l’allenatore di una squadra di club».
Il giornalista si è poi soffermato su un dettaglio simbolico, ma fondamentale, che definisce il “club” in questione, la Juventus, e il rapporto del tecnico con il suo passato recente. «Questo club è però la Juventus. Perché dico però? Perché Spalletti aveva detto che non si sarebbe mai immaginato con una tuta diversa da quella del Napoli e infatti la tuta non se l’è messa, si è messo l’abito total blu, con la cravatta blu, con la camicia bianca e le scarpe nere, quindi bianconero, nell’immagine della divisa sociale ufficiale come la nomina di Luciano Spalletti, allenatore della Juventus e vedremo come andrà».
Nonostante l’ottimo avvio, Sabatini invita alla calma, ribadendo che solo il rettangolo verde darà giudizi definitivi. «Nessuno è in grado di fare pronostici perché destini forti o in crisi, uomini forti oppure in crisi, sì, ma non son parole quelle che contano, come al solito nel calcio, sono i fatti, cioè i risultati». La chiosa finale è comunque positiva per il nuovo corso: «Spalletti è partito con il piede giusto, la Juventus insieme a lui».
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