Inter News 24
·09 de outubro de 2025
San Siro, con il nuovo stadio porte aperte a nuovi soci: il piano di Oaktree

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·09 de outubro de 2025
È ormai definita la catena societaria che porterà Inter e Milan a rilevare il Meazza e a dare avvio alla costruzione del nuovo stadio di San Siro. Secondo quanto riportato da MF–Milano Finanza, i due club hanno costituito due società veicolo di scopo, Blueco e Red Stadco, interamente controllate rispettivamente da Inter e Milan. Le due entità possiedono al 50% ciascuna Nsm Holding, la società che entro ottobre rileverà dal Comune di Milano lo stadio e i diritti edificatori sull’area, dove sorgeranno il nuovo impianto e un più ampio progetto immobiliare.
L’obiettivo della struttura, spiegano da Milano Finanza, è quello di creare una governance chiara e paritaria, che consenta ai due club di muoversi in modo indipendente nella gestione finanziaria e di progetto, pur mantenendo un controllo condiviso della holding. Gli statuti di Blueco e Red Stadco lasciano aperta la possibilità di ingresso a nuovi azionisti di minoranza, siano essi fondi o investitori terzi, a condizione che rispettino i requisiti di onorabilità imposti dal Comune.
Le norme fissate dall’amministrazione comunale stabiliscono che non potranno essere cedute quote a soggetti «privi dei requisiti di onorabilità» e, soprattutto, non potrà essere trasferito il controllo dei veicoli Blueco e Red Stadco da Inter e Milan a terzi. Tuttavia, gli statuti prevedono la possibilità di dare in pegno quote delle società o della holding Nsm, così da poterle utilizzare come garanzia per i finanziamenti necessari alla costruzione del nuovo stadio.
Questa struttura garantisce a Inter e Milan una maggiore flessibilità operativa e finanziaria. I due club potranno, infatti, coinvolgere partner esterni come investitori di minoranza, riducendo l’esposizione debitoria e condividendo i costi del progetto. Un’ipotesi concreta è quella che vede Oaktree (azionista di controllo dell’Inter) e RedBird Capital (proprietario del Milan) partecipare all’iniziativa anche sul piano infrastrutturale.
Inoltre, la costruzione di questo assetto permette ai fondi di gestire più agevolmente un’eventuale exit dai rispettivi club, mantenendo le due linee societarie autonome ma coordinate. Entro la fine di ottobre, la holding Nsm diventerà dunque la nuova proprietaria di San Siro, aprendo ufficialmente la strada al nuovo impianto condiviso e a un progetto di riqualificazione destinato a cambiare il volto dell’area milanese.